RIVISTA ITALIANA DIFESA
Cacciamine MMI e Università insieme per Tirreno 15/07/2016 | Fabio Marziani

 

Il cacciamine Rimini della Marina ha recentemente messo a disposizione del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, i sofisticati strumenti imbarcati e le competenze dell'equipaggio per condurre un programma di acquisizione dati nel bacino del Tirreno meridionale. Gli studi condotti dall’ateneo campano, nell’ambito del progetto denominato “Ritmare”, servono ad acquisire importanti informazioni per studiare la dinamica e le variazioni di densità delle masse d'acqua determinate dalla temperatura e dalla salinità nel Mediterraneo profondo.

Le operazioni condotte a bordo del cacciamine Rimini, a circa 90 miglia nautiche da Napoli, hanno permesso  ai ricercatori dell’Università Parthenope di Napoli, guidati dal prof. Giorgio Budillon, di recuperare, nelle prime ore del mattino del 7 luglio, una serie di sensori precedentemente posizionati sul fondale marino, a oltre 3000 m di profondità, per poterne acquisire i preziosi dati scientifici registrati.

Al termine delle operazioni di recupero dei dati memorizzati e di un rapido ma essenziale intervento di manutenzione al sistema di ancoraggio delle sonde, è stato effettuato il nuovo posizionamento in profondità dei sensori che continueranno le misurazioni per i prossimi mesi.

Queste attività rientrano tra i numerosi impegni della Marina per supportare gli enti di ricerca e le università, nell’ambito delle consolidate collaborazioni.


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