Tartaruga in vista! È l'ufficiale di guardia in plancia che con poche parole allerta l'equipaggio di nave Levanzo che, al largo delle coste calabre, soccorre una tartaruga ferita.
Alcuni minuti di osservazioni e poi subito le predisposizioni per prendere a bordo la testugine. Il Comandante contatta la capitaneria di porto di Vibo Valentia e chiede un supporto veterinario. E' la stessa capitaneria a mettere in contatto la nave con il veterinario che, al telefono, chiede riscontro di alcuni parametri morfologici e comportamentali della tartaruga.
Le prime verifiche confermano che la tartaruga ha davvero bisogno di aiuto (difficoltà nell'immergersi, presenza di alghe e piccole lepadi su una ferita sul carapace e granchi attaccati al corpo). La diagnosi, anche se al telefono, è chiara, la tartaruga deve essere recuperata e assistita in un centro attrezzato per la gestione, l'ospedalizzazione e il trattamento delle tartarughe marine.
In poco tempo la nave viene raggiunta da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Vibo che prende in consegna la tartaruga per trasferirla in un'oasi protetta del WWF della zona per essere curata e poi liberata.
Sono sette le specie di tartaruga marina che abitano i nostri mari e che rischiano l'estinzione a causa delle ormai innumerevoli insidie che minacciano questa specie animale. Dalla cementificazione al degrado delle coste e dei litorali e ai diversi sistemi di pesca utilizzati come reti a strascico, ami dei palangari e reti fisse, ove decine di migliaia di tartarughe accidentalmente restano intrappolate e circa 40.000 ogni anno trovano la morte.
Le tartarughe sono predatrici e hanno un ruolo fondamentale nei nostri mari, mantengono intatti gli equilibri degli ecosistemi marini. Alcune specie si nutrono di meduse. Queste ultime stanno aumentando nei nostri mari proprio perché stanno diminuendo i predatori come tonni, pesci spada e, appunto, le tartarughe.
Altro aspetto da non trascurare è il contributo che questi animali forniscono nella formazione di nuovi ecosistemi. Durante la migrazione, sul carapace si possono impiantare specie di alghe incrostanti o altri piccoli animali e, spostandosi da un luogo all'altro, favoriscono la formazione di nuove colonie. Preservare la specie anche per proteggere gli ecosistemi marini.