RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il Mak π del corso Adamastor. 30/06/2016 | Andrea Berti

È una tradizione secolare quella che si celebra in Accademia Navale, alla fine dell'iter formativo di un corso, che anche quest'anno si è tenuta nello storico piazzale Allievi lo scorso sabato. Una serata di gala con le famiglie degli allievi della terza classe, che tra poco lasceranno l'Istituto, dopo 3 anni indimenticabili. Il Mak π 100 però è anche un appuntamento formale, autofinanziato dagli stessi protagonisti, gli allievi, al quale partecipano diverse autorità locali che serve a preparare i giovani ufficiali ad organizzare grandi eventi e abituarli agli impegni protocollari.

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Il nome "Mak π 100" proviene dal dialetto piemontese. Nel 1840, infatti, un allievo dell'Accademia Militare di Torino, Emanuele Balbo Bertone di Sambuy, venuto a conoscenza del Regio Decreto che riduceva a tre anni l'iter di studi esclamò: "Mak pi tre ani!" (mancano appena tre anni).

Seppur il tempo ne abbia cambiato forma, senza peraltro alterarne i contenuti né il contesto in cui viene svolto, da quel momento l'espressione venne associata alla celebrazione della fine di un percorso di formazione. Il numero 100 sta a significare, storicamente, il numero di giorni che mancano al raggiungimento del grado di guardiamarina, il primo grado da ufficiale.

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Il corso Adamastor è il primo, dopo tanti anni, in cui gli ufficiali di vascello frequentano un iter triennale, anziché quinquennale, ed è proprio per questo motivo che questo Mak π 100 ha una valenza ancora maggiore, è l'ultima vera occasione in cui tutto il corso potrà trovarsi insieme nel piazzale Allievi dell'Accademia che per anni li ha visti formare e crescere professionalmente, per essere in grado di assolvere con disciplina e fermezza i compiti e le sfide che il futuro riserverà loro.

Buon vento corso Adamastor!


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