RIVISTA ITALIANA DIFESA
Farnborough 2016: novità e prime 11/07/2016 | Redazione

E' partito oggi il Farnborough Air Show tra novità e "prime" significative in una fase per il settore aerospaziale molto particolare. Da una parte, abbiamo un civile che sembra ormai aver raggiunto il picco del ciclo avviandosi verso una fisiologica contrazione, dovuta anche al crollo del prezzo del petrolio dell'ultimo anno e mezzo che ha portato le compagnie a richiedere meno aerei. Dall'altro, c'è un militare che sembra dopo anni ripartire sulla spinta dell'aumento in diversi Paesi dei bilanci della Difesa dovuto alla minaccia del terrorismo islamico ed al ritorno in grande stile sula scena internazionale della Russia. Il miliare, pertanto, sembra il vero protagonista di questa edizione con diverse novità. Dell'M346 FT abbiamo già parlato, dunque soffermiamoci adesso sull'F-35B che ha debuttato a Farnborough, dopo la "prima" per l'aereo in Europa al RIAT e dopo che 2 anni fa un incendio al motore mise a terra la flotta e bloccò la trasvolata atlantica. Il velivolo di Lockheed Martin, che ha breve vedrà la IOC della variante CTOL per l'USAF, si è esibito in volo dimostrando quelle caratteristiche che già noi avevamo potuto apprezzare in passato, ovvero la grande volabilità e la controllabilità. Impressionante anche la capacità in hovering, che permette al velivolo di restare letteralmente fermo e appeso nell'aria, garantita dal Lift Systems d Rolls Royce. Per quanto riguarda il programma, Lockheed Martin ha annunciato 2 iniziative di riduzione dei costi, una relativa ai costi di produzione, l'altra ai costi di mantenimento. Nel primo caso l'obbiettivo è quello, da tempo annunciato, di arrivare a 85 milioni di dollari ad aereo nel 2019, nel secondo di ridurre i costi del 10% nel quinquennio 2018-2025. A breve dovrebbe arrivare anche la firma con il Pentagono sul mega contratto da 160 aerei per il lotti di produzione e basso rateo (LRIP) 9 e 10, che comprendono anche 4 esemplari per l'Italia, 2 in variante STOVL e 2 in variante CTOL. Nel frattempo, l'azienda ha confermato che le problematiche di correlazione evidenziate dalla release di software 3i sono state risolte ed il software è stato stabilizzato in vista, appunto, della IOC dell'USAF. Ma le novità non finiscono certo qui. MBDA, per esempio, ha "festeggiato" l'ingresso in servizio del missile aria-aria a lungo raggio METEOR con i caccia multiruolo leggeri Saab GRIPEN dell'Aeronautica Svedese ed ha mostrato per la prima volta un prototipo di lanciatore del sistema sup-aria EMADS (Enhanced Modular Air Defence Solution) per il lancio di 8 missili CAMM ER. Per inciso, sul lanciatore è installata pure l'antenna del data link a 2 vie per la triangolazione radar (nella configurazione “italiana” rappresentata dal KRONOS LAND), lanciatore, missile e l'aggiornamento in real time della traiettoria del missile in relazione alla posizione del bersaglio. All'interno dello stand di MBDA era presente anche un mock-up del C2 del sistema con la relativa demo. Il sistema è proposto all'Esercito Italiano per il rimpiazzo delle batterie SPADA e ad altri clienti internazionali. Venendo a Leonardo, alla statica si possono osservare, tra le altre cose, un mock-up dell'addestratore avanzato T-100 per il concorso dell'USAF T-X, e 2 AW 149 in 2 diverse configurazioni: una per compiti utiliy/armata e trasporto SOF, l'altra ancor per missioni CSAR. Restando in casa Leonardo, spazio anche alla conferenza stampa dell'Amministratore Delegato Mauro Moretti che ha ripercorso le motivazioni che hanno portato al rebranding illustrando anche i recenti successi dell'azienda; dal Kuwait, al Qatar. Moretti ha anche annunciato la selezione del sistema Next Generation IFF di Leonardo da parte del Ministero della Difesa inglese – si parla di un potenziale contratto da svariate centinaia di milioni di euro per equipaggiare piataforme terrestri, aeree e navali – ed ha glissato sul futuro di MBDA sottolineando però che con la Brexit il perimetro politico che sottintende al colosso missilistico europeo è cambiato e che occorrono, pertanto, degli adattamenti. Infine, Elettronica ha firmato con Thales un MoU per la realizzazione di una suite di autoprotezione integrata, denominata CYBELE, per elicotteri ed aerei da trasporto. Si tratta di un sistema basato su un C2 Manager che coordina ed integra tutta una serie di sosttosistemi- RWR, MWS, decoy ecc. - già nel portafoglio prodotti delle 2 aziende. In pratica, il CYBELE è già pronto per andare sul mercato e come tale è già proposto ad alcuni clienti. Nuovi aggiornamenti seguiranno, mentre il reportage completo sarà disponibile sul numero di settembre di RID in edicola dal 26 agosto.


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