RIVISTA ITALIANA DIFESA
APACHE in azione in Iraq 24/06/2016 | Andrea Mottola

Nel corso delle ultime 4 settimane, e per la prima volta dal loro rischieramento in Iraq risalente ad ottobre 2014, una coppia di elicotteri d’attacco AH-64 APACHE appartenenti al 10th Aviation Regiment del 1st Battalion dello Us Army ha preso parte ai primi raid contro obiettivi di Daesh. Un numero non precisato di elicotteri (probabilmente 8) venne inviato sul fronte iracheno circa 18 mesi fa con il compito di difendere l’aeroporto di Baghdad dagli attacchi dei miliziani di Stato Islamico, distanti ai tempi meno di 30 km, secondo quanto dichiarato dall’allora Capo di Stato Maggiore della Difesa statunitense Gen. Dempsey. Di fatto, dalla fine del 2014, gli APACHE non sono mai stati visti in azione, anche se lo scorso aprile il Pentagono li inserì in una lista di “enablers”, assieme a 217 adviser che hanno portato a 4.087 il numero di soldati statunitensi presenti in Iraq, che sarebbero stati utilizzati per supportare le forze irachene, e su loro esplicita richiesta, nelle offensive contro le roccaforti del gruppo guidato da al-Baghdadi. Durante un briefing avvenuto lo scorso 15 giugno, il Col. Garver, portavoce dell’Operazione INHERENT RESOLVE, ha dichiarato che gli APACHE sono stati impiegati in operazioni anti-ISIS, avvenute tra il 12 ed il 13 giugno, ed hanno utilizzato missili HELLFIRE contro veicoli bomba nella provincia di Ninive. L’azione si è svolta, in particolare, in un’area situata tra il villaggio di Al-Qayyarah e quello di Makhmur, circa 75 km a sud di Mosul, principale obbiettivo dell’offensiva irachena - assieme a Falluja – guidata dalla 35ª e dalla 37ª Brigata meccanizzata, appartenenti alla 9ª Divisione corazzata dell’Esercito Iracheno. Sebbene non siano stati forniti i dettagli dei raid, è verosimile ritenere che gli elicotteri siano partiti dalla zona occidentale di al-Qarayyah, a circa 20 km ad ovest del villaggio, dove è presente la FOB Endurance/Q-West, una base risalente all’Operazione IRAQI FREEDOM che è stata probabilmente utilizzata per l’atterraggio/ricovero di almeno un paio di APACHE. Non è da escludere che gli elicotteri vengano temporaneamente rischierati in tale base, situata in un’area strategica nell’ottica dell’offensiva irachena lungo la direttrice nord verso Mosul, offensiva supportata pure dalla contemporanea avanzata delle milizie curde provenienti da est. Tornando agli APACHE, va ricordato che il Governo iracheno aveva pianificato un primo leasing di 6 AH-64D, a fronte di un esborso di 1,4 miliardi di dollari, e il successivo acquisto di 24 elicotteri per un cifra vicina ai 4,8 miliardi, acquisto mai concretizzatosi per le perplessità manifestate dal Congresso USA e dagli stessi ufficiali iracheni, riguardo la totale mancanza di addestramento per l’utilizzo di macchine così complesse da parte del personale iracheno. Come detto, i raid su al-Qayyarah, a supporto dell’offensiva contro Mosul, hanno rappresentato il “battesimo del fuoco” degli AH-64 nell’ambito di INHERENT RESOLVE. E’ probabile che nelle prossime settimane gli APACHE continueranno ad essere utilizzati principalmente in quell’area, anche se non è da escludere un loro impiego nell’altra grande offensiva in corso a Falluja, dove negli ultimi giorni le milizie di ISIS sembrano aver riguadagnato il terreno perso nelle prime fasi dell’azione delle forze irachene che, ad oggi, controllano circa 1/3 della città.


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