RIVISTA ITALIANA DIFESA
La NATO verso Varsavia 14/06/2016 | Germano Dottori

In una conferenza stampa tenutasi il 13 giugno nella sede della NATO alla vigilia dell’ultima riunione dei Ministri della Difesa dell’Alleanza prima del Summit di Varsavia, il Segretario Generale Jens Stoltenberg ha sottolineato come gli alleati si stiano ormai preparando a fronteggiare minacce destinate a perdurare nel tempo. Negli ultimi anni, sono state fortemente accresciute le capacità di reazione rapida dell’Alleanza, ma adesso occorrono strumenti più strutturali. Stoltenberg ha confermato che verranno presto schierati 4 robusti battaglioni multinazionali nelle 3 Repubbliche Baltiche ed in Polonia. Inoltre, come anticipato da RID, saranno allestite anche altre 2 NATO Force Integration Unit (NFIU), il cui numero salirà, pertanto, a 8. Le NFIU, ricordiamolo, sono piccoli quartier generali e strutture che dovrebbero rendere più veloce l’afflusso dei rinforzi ai confini orientali dell’Alleanza Atlantica. Sarà rilanciato anche il pre-posizionamento dei materiali e si sancirà la periodicità delle verifiche concernenti la rapidità degli spostamenti di truppe attraverso il territorio NATO. L’Alleanza si irrigidisce quindi ulteriormente nei confronti di Mosca, pur mantenendo una porta aperta al dialogo. Stoltenberg ha chiarito che la NATO cercherà di proiettare stabilità verso tutte le periferie, con attenzione crescente a quelle sud-orientali e meridionali, monitorando gli sviluppi in atto in Georgia ed Ucraina e continuando a contribuire al consolidamento delle difese della Turchia. La NATO potrebbe anche valutare la partecipazione alla campagna contro l’ISIS con i propri AWACS. Stoltenberg ha espresso il suo vivo compiacimento per la circostanza che finalmente le spese militari nell’area NATO abbiano smesso di calare, mostrando un lieve incremento nel 2015, pari allo 0,9% del Pil, aumentato all'1,6 nel corso del 2016. Il Segretario Generale della NATO non ha, tuttavia, nascosto come questi dati celino situazioni tra loro assai diverse. L’auspicio resta quello di avvicinare la soglia del 2% entro la fine del decennio. In una conferenza stampa parallela, il Rappresentante permanente di Washington presso l’Alleanza, l’Ambasciatore Douglas Lute, ha affermato che RESOLUTE SUPPORT in Afghanistan rimarrà un’operazione esclusivamente addestrativa e di consulenza alle forze di sicurezza afghane. Non ci saranno sorprese. L’impegno al fianco di Kabul dovrebbe tuttavia continuare, ha affermato Lute, nel 2017 ed anche oltre, fintantoché le legittime autorità afghane non avranno prevalso, circostanza che lascia intravedere un allontanamento del ritiro delle truppe NATO. Il diplomatico americano ha, però, ammesso che cambiamenti interesseranno la missione antiterroristica nazionale condotta dagli Stati Uniti nella regione. Quest’ultima dovrebbe effettivamente diventare più incisiva, allargando le ipotesi di ricorso alla forza militare in appoggio alle unità afghane. Verrà comunque rimesso al prudente apprezzamento dei comandanti sul terreno la scelta dei mezzi da impiegare volta per volta.


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