RIVISTA ITALIANA DIFESA
Al via SEA FUTURE 2016 23/05/2016 | Mariano Alberto Vignali

 

 

Si apre domani, all'interno dell'Arsenale Militare e della Base Navale della Spezia, l'edizione 2016 di SEA FUTURE & Maritime Technologies. Per 4 giorni, sino al 27 maggio, il polo militare ed industriale della Spezia sarà una vetrina internazionale per presentare un comparto, quello marittimo legato alla difesa, che resta uno dei punti di forza della capacità economica e tecnologica italiana. L'edizione 2016 sarà però segnata da quella che gli organizzatori hanno definito “occasione unica”, cioè la concomitanza con una fase di dismissione, da parte della Marina Militare, di un cospicuo numero di unità che potrebbero essere oggetto di modernizzazione e interesse per Marine di altri paesi. Interventi da realizzare interamente in Italia e per i quali le aziende presenti all'evento hanno già preparato offerte e piani. Ma non c'è solo questo, infatti la manifestazione si conferma, oltre a vetrina del refitting, una kermesse di prodotti e servizi dell’alta tecnologia ad uso duale, programmi che possono avere valenza militare e civile il cui fattore comune è la sostenibilità ambientale. Saranno poi presenti 110 aziende e 27 Marine militari estere in quello che è certamente il più importante evento del settore organizzato in Italia, il tutto con uno spazio aggiuntivo dedicato all’innovazione nei comparti dell'economia del mare. Un settore che presenta importanti segnali di ripresa. Il marittimo italiano è uno dei sistemi più dinamici e trainanti dell'economia italiana che contribuisce al PIL per quasi 40 miliardi di euro, il 2,6% del totale, ed occupa il 2% della forza lavoro di tutto il Paese: 477.000 addetti tra diretto e indiretto. Ma è certamente il programma di refitting, presentato dalla Marina Militare, il punto centrale dell'edizione di quest'anno della manifestazione. Lo ha ben chiarito l'Ammiraglio Donato Marzano, a capo del Comando Logistico della Marina Militare, nel corso della conferenza stampa. “Uno degli argomenti cardine del Seafuture sarà il refitting navale, alternativo alla rottamazione, area in cui la Marina Militare ha già maturato esperienza con la cessione delle unità classe LUPO al Perù e della classe MINERVA al Bangladesh. Per questo motivo saranno organizzate attività ad hoc su unità navali prossime alla dismissione, offrendo pacchetti “chiavi in mano” comprensivi di addestramento e know how manutentivo. Occorre infatti determinare la strategia più conveniente per smaltire il crescente numero di unità navali al termine della vita operativa. Parliamo di una situazione che vede già 20 unità, per 34.890 tonnellate di naviglio, che possono essere ancora oggetto di un intervento alternativo alla rottamazione che porti vantaggi al sistema industriale ed alla Marina”. Proprio su questa “occasione unica” punta la manifestazione e l'attenzione su questo tema è confermata dalla presenza delle molte Marine militari estere, dichiaratamente interessate ad operazioni di refitting ed upgrading. Infatti le delegazioni presenti avranno all'interno dei proprii staff i responsabili di questi processi presso i rispettivi Paesi, che potranno constatare direttamente l'offerta tecnica che verrà presentata dai poli industriali presenti presso i principali arsenali militari marittimi italiani, ma anche la possibilità di coordinare ogni progetto con sinegie già sperimentate tra Marina Militare e gli oltre 100 espositori provenienti da tutta Italia. Per questo motivo a SEAFUTURE 2016 saranno presenti prevalentemente unità navali italiane in linea, ma di prossima dismissione, quali ad esempio unità della classe MAESTRALE non ammodernate, unità classe SOLDATI, unità classe MINERVA e cacciamine classe LERICI.


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