RIVISTA ITALIANA DIFESA
Ucraina: si rafforzano i cieli 07/05/2014 | Pietro Batacchi

La NATO e la Russia stanno rafforzando i rispettivi dispositivi aerei in concomitanza con l’aggravarsi della crisi ucraina. La NATO ha, di fatto, triplicato la consistenza della missione multinazionale Baltic Air Policing per il pattugliamento congiunto degli spazi aerei dei 3 Paesi baltici. Questa, generalmente, è composta da 4 velivoli dispiegati nell’area a rotazione. La coesistenza è stata adesso portata a 12 velivoli: 4 F-16 danesi, di stanza nella base estone di Amari, ai quali si sono aggiunti 4 MiG-29 polacchi e 4 Eurofighter TYPHOON della RAF, di stanza nella base lituana di Siaulai. Allo stesso tempo, gli USA hanno schierato 12 F-16 inPolonia e6 inRomania, mentre sono iniziati regolari pattugliamenti degli spazi aerei polacco e rumeno con E-3 SENTRY dell’Alleanza Atlantica. Il Canada ha, invece, dispiegato 6 CF-18 HORNET del 425th Tactrical Fighter Squadron sempre in Romania, mentre la Francia ha distaccato 4 RAFALE presso la base polacca di Malbork.

La Russia non è certo stata a guardare ed ha contestualmente rafforzato tutto il proprio dispositivo aereo lungo il confine con l’Ucraina, oltre a quello terrestre, ma anche in Bielorussia. Nella base di Primorsko-Aktarsk, nel Distretto Militare Meridionale sulle coste del Mar D’Azov, sono stati rischierati fino a 55 velivoli da attacco al suolo Su-25 e almeno una ventina di caccia Su-27. AYeysk, sempre nel distretto di Krasnodar sul Mar D’Azov, in aggiunta ai Su-33 per l’addestramento dei piloti alle operazioni da portaerei, sono stati dispiegati alcuni A-50 MAINSTAY AEW, mentre nella base bielorussa di Baranovichi sono stati distaccati i primi Su-27 su un totale previsto di 25/30 velivoli. Un analogo rafforzamento ha interessato anche la base di Buturlinovka, a90 migliadal confine ucraino, dove sono stati dispiegati cacciabombardieri Su-24 ed i primi Su-34. Infine, un certo numero di caccia MiG-31 sono stati rischierati nel Distretto Militare Centrale per compiti QRA (Quick Reaction Alert). Per approfondimenti RID 6/2014.

 


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