RIVISTA ITALIANA DIFESA
Leonardo:il nuovo nome di Finmeccanica 29/04/2016 | Andrea Mottola

Il 28 aprile si è svolta a Roma l’annuale assemblea degli azionisti di Finmeccanica, alla presenza del Presidente Giovanni De Gennaro e dell’Amministratore Delegato Mauro Moretti. Oltre all’attività ordinaria dell’assemblea, consistente nell’approvazione del bilancio di esercizio 2015 di Finmeccanica e nell’approvazione dei Bilanci di esercizio al 31 dicembre 2015 di Oto Melara. e WASS, a seguito della fusione per incorporazione delle due società in Finmeccanica a partire dallo scorso 1 gennaio, punto fondamentale dell’incontro è stata l’approvazione del cambio della denominazione sociale della società in Leonardo SpA. La nuova denominazione sociale entrerà ufficialmente in vigore dal 1 gennaio 2017 (fino ad allora la denominazione sarà Leonardo – Finmeccanica) ed è stata approvata con una maggioranza schiacciante pari al 99,74% degli azionisti, con appena 2842 voti contrari (pari allo 0,008%). Presente all’assemblea tutto il management dell’azienda ed il 59,74% del capitale sociale, pari a circa 345 milioni di azioni.

De Gennaro ha ricordato come il 2015 "sia stato sicuramente un anno di svolta per l’azienda, grazie alla creazione della One Company rispetto alla vecchia holding finanziaria, un nuovo modello organizzativo ed operativo che aiuterà a ridurre i costi di gestione. Il cambiamento della denominazione sociale in Leonardo (dopo 68 anni), il primo ingegnere militare moderno, aiuterà a rappresentare al meglio l’azienda”, anche se alcuni azionisti hanno manifestato una certa diffidenza rispetto al nome, ritenuto poco originale ed eccessivamente pretenzioso.

Lo stesso AD Moretti si è dichiarato d’accordo con tale lettura, ma ha sottolineato come “il nome piaccia molto all’estero e sia di immediato riconoscimento. Leonardo resta, infatti, un personaggio modernissimo, anche in chiave di sostenibilità ambientale della sua scienza”.

Riguardo al bilancio, i numeri (al lordo della commessa Eurofighter per il Kuwait) parlano di ordini pari a 12,3 mld, dato leggermente inferiore al 2014 (-2,3%), diminuzione dovuta anche a causa di una selettività maggiormente rigorosa nell’acquisizione degli ordini,finalizzata alla costruzione di un portafoglio ordini di maggiore redditività, oltre che per effetto del decremento registrato nella divisione Elicotteri ed Aeronautica - che risentono di alcuni slittamenti di ordini della Difesa e del momento di crisi di alcuni mercati, con particolare riferimento all’Oil&Gas per gli elicotteri – sostanzialmente compensato dal significativo incremento registrato dall’Elettronica per la Difesa e Sicurezza (+1,6 mld di euro), attribuibile ad una buona performance commerciale della controllata americana nell’elettronica della difesa DRS Technologies, sia sul mercato domestico che in quelli internazionali, ed a significativi ordini in SELEX ES. Nel complesso, i ricavi sono cresciuti dell’1,8% rispetto all’anno scorso, con utile netto pari a 448 milioni di euro.

Moretti ha evidenziato anche come “Finmeccanica sia cambiata molto in un anno, migliorando la redditività, incrementando la generazione di cassa, riducendo il capitale investito netto operativo e l’indebitamento netto, e razionalizzando gli investimenti nella R&S (a cui viene destinato l’11% dei ricavi anche per lo sviluppo di tecnologie green in ambito aeronautico e spaziale) con un indice di autofinanziamento (ammortamento ed investimenti netti) pari ad 1, “con prospettive di crescita dello stesso nei prossimi anni”. Nel 2015 è stata completata la dismissione delle attività non-core relative alla FATA, per quanto riguarda la logistica industriale, Ansaldo STS, nel settore trasporti (dismissione che ha generato un incasso complessivo netto di 790 milioni di euro) e alcune linee di business di DRS Technologies. L'indebitamento netto ha avuto una riduzione del 17% (3.278 milioni di euro, rispetto ai 3.962 del 2014), anticipando i tempi di riduzione a 3 mld dello stesso di circa un anno rispetto a quanto previsto.

Per quanto riguardo l’andamento dei vari settori, la parte elicotteristica, come detto, ha risentito del momento di crisi di alcuni mercati di riferimento, anche in relazione all’andamento del settore petrolifero e gasifero che ha condizionato il livello degli ordinativi sia dei velivoli AW139 che delle nuove macchine AW189 e AW169, con questi ultimi che hanno comunque raggiunto una performance solida, con book-to-bill tendente a 1. Tra le principali acquisizioni del 2015 va ricordato l’ordine dal Ministero della Difesa britannico per la fornitura di servizi di supporto logistico e di manutenzione della flotta degli elicotteri AW101 MERLIN. I ricavi risultano sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente. La flessione indotta dalla crisi del settore Oil&Gas, il progressivo ridursi delle attività sul programma CH47 per l’Esercito Italiano e la rimodulazione del programma NH90 sono state sostanzialmente compensate dalla crescita dei ricavi sui programmi AW159/LYNX, dall’avvio delle attività sul nuovo velivolo AW169 e dai maggiori ricavi su AW139 e AW189 per altre applicazioni.

Per quanto riguarda la divisione Elettronica per la Difesa e Sicurezza, SELEX ES ha avuto una performance commerciale ottima ,sensibilmente migliore rispetto al 2014 (+58%), soprattutto per effetto dei contratti per la Marina Militare Italiana relativi all’equipaggiamento della nuova LHD e dei 7 pattugliatori polivalenti d’altura (PPA) nell’ambito del programma di ammodernamento della flotta previsto dalla Legge Navale. Tra i principali contratti acquisiti vanno ricordati anche, nella Divisione Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni, l’ordine per l’ammodernamento dei radar per il controllo del traffico aereo con l’Ente canadese e l’ordine per la prosecuzione del programma di realizzazione di un servizio radiomobile nazionale basato sullo standard di comunicazione TETRA per le Forze di Polizia (TETRA PIT).

Anche DRS ha registrato una buona performance commerciale, superiore allo scorso anno, prevalentemente riconducibile ad importanti acquisizioni all’estero, tra le quali va ricordato l’ordine per l’Esercito canadese nell’ambito del programma LRSS (Light Armored Vehicle – Reconnaissance Surveillance System). Tra le principali acquisizioni per il cliente domestico vanno segnalati l’ordine per le attività sui sistemi di propulsione dei sottomarini classe OHIO della U.S. Navy e quello per la fornitura di visori notturni ENVG (Enhanced Night Vision Goggles) e per attività addizionali sul programma MFoCS (Mounted Family of Computing Systems) per lo U.S. Army.

Nel 2015 la performance commerciale del settore Aeronautica ha registrato una flessione dovuta ai minori ordini sia della Divisione Velivoli, che risente dello slittamento nella formalizzazione di importanti acquisizioni all’export e, in misura inferiore, dal cliente nazionale per velivoli addestratori, sia della Divisione Aerostrutture, per la prevista flessione degli ordinativi per i programmi civili B787 e ATR. Tra i principali ordini acquisiti nel corso del 2015 si segnalano, per la divisione “aerostrutture”, quelli per la produzione dei programmi B787, ATR e A380, mentre per il settore “velivoli” gli ordini per le attività di supporto logistico per i velivoli Eurofighter TYPHOON e M346, quelli ricevuti da Lockheed Martin per le produzioni F-35 ed il contratto per la fornitura di 2 velivoli C27J alla forza aerea di un non specificato Paese africano (Zambia?). L’esercizio 2015, in linea con quanto registrato nel corso della prima parte dell’anno, ha confermato un buon andamento dal punto di vista produttivo, in particolare per il programma B787 e per il velivolo M346, per il quale sono stati consegnati 19 velivoli sui contratti per l’Aeronautica Militare italiana e quella israeliana (nel 2014 consegnati 10 velivoli). Va ricordata, inoltre, la consegna, lo scorso dicembre 2015, del primo F-35 dell’AMI assemblato presso lo stabilimento di Cameri. Come detto, i valori citati non tengono conto del contratto firmato lo scorso 5 aprile per la fornitura di 28 Eurofighter TYPHOON Tranche 3A, equipaggiati con il nuovo radar AESA CAPTOR-E, al Kuwait. Un contratto del valore complessivo di 7,957 mld di €, circa metà dei quali finiranno nelle casse di Finmeccanica – Leonardo e che, secondo Moretti “permetterà di sviluppare una seconda stagione di vita per il caccia multiruolo, proiettandolo al 2030 se non oltre". Gli effetti di questo contratto, ha proseguito l'AD, "verranno resi noti immediatamente dopo il  cda del 4 maggio che approverà la trimestrale. Subito verranno comunicate le informazioni sulle nuove linee guida 2016" che dopo la firma del contratto con il Kuwait "mostreranno effetti positivi su alcune voci come ordini e cassa”.

Il settore Spazio non è andato benissimo, registrando una diminuzione del 28% rispetto al 2014, nonostante la finalizzazione di importanti ordini per la fornitura di satelliti per telecomunicazioni, tra i quali quello dalla Direzione Generale degli Armamenti francese per un satellite militare, e per l’osservazione della terra, in particolare dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) nell’ambito del programma europeo Copernicus.

Infine, il settore Sistemi di Difesa di cui fanno parte Oto Melara, WASS ed MBDA, il 2015 ha registrato alcuni segnali di ripresa degli ordinativi, in crescita rispetto al 2014 sia negli armamenti navali, terrestri e aeronautici, sia nei sistemi subacquei. Tra le principali acquisizioni vanno menzionate quelle relative alla nuova Legge Navale, ordini per il programma FREMM Italia, il contratto per il retrofit di veicoli VBM 8x8 FRECCIA della 1a Brigata dell’Esercito Italiano, un ulteriore ordine nazionale per lo sviluppo del programma di munizionamento VULCANO e contratti di logistica da vari paesi.


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