RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nuovi sottomarini francesi per l’Australia 28/04/2016 | Giuliano Da Frè

Ieri il Governo australiano ha annunciato il partner industriale che dovrà realizzare, nei cantieri nazionali ASC di Adelaide, i 12 sottomarini AIP previsti dal Project SEA-1000. Ad aggiudicarsi il programma, del valore di oltre 34 miliardi di euro, e dal potente impatto strategico – la RAN raddoppierà infatti l’attuale flotta subacquea di 6 unità –, sono stati i francesi di DCNS, con un progetto derivato dai BARRACUDA nucleari molto simile a quello in fase di realizzazione per il Brasile. Si tratta di una versione AIP del battello nucleare d’attacco in costruzione per la Marina Francese dal 2007 in 6 esemplari: il cosiddetto modello “Shortfin Barracuda”, da 4.500 tonnellate di dislocamento, pensato come variante convenzionale/AIP. La proposta di DCNS, che potrebbe essere integrata da un sistema di combattimento statunitense derivato dal General Dynamics AN/BYG-1 installato da Raytheon Australia per l’ammodernamento dei COLLINS, ha battuto sia quella avanzata da Thyssen Krupp, che aveva rielaborato i modelli Type-212 e -214 in una variante ingrandita da 4.000 t. (taglia però mai affrontata dall’azienda leader nella costruzione di sommergibili), sia il potente consorzio nipponico Mitsubishi HI e Kawasaki SC, che con la sponsorizzazione diretta del Governo giapponese stava spingendo una versione modificata dei SORYU. Maggiori difficoltà aveva invece incontrato la proposta svedese per il programma A-26, anche in relazione ai problemi emersi dalla precedente collaborazione per i 6 COLLINS (più che problemi un vero e proprio disastro che ha reso il programma COLLINS un bagno di sangue e che ha ridotto l'operatività della flotta a non più di un battello). Il primo lotto dei nuovi sottomarini (Shortfin BARRACUDA Block-A1) dovranno infatti iniziare a sostituire i problematici battelli consegnati tra 1996 e 2003, a partire dal 2025. Il contratto con DCNS sarà perfezionato tra il 2016 ed il 2017, e questo fa prevedere che il primo battello diverrà operativo nel 2027. Francia e Australia hanno pochi precedenti di collaborazioni in materia militare, e si punta inoltre a non ripetere i problemi emersi coi COLLINS, ma anche con i caccia HOBART, nel campo del trasferimento di know how e nell’adattamento delle capacità cantieristiche nazionali, per le quali si ipotizza comunque una ricaduta occupazionale di quasi 3.000 unità. Il secondo lotto di 6 battelli invece, raddoppiando la flotta subacquea australiana dopo il 2030, vuole essere una risposta all’espansione navale cinese, e più generale alla gara al riarmo (anche nel comparto sommergibili) in corso in Estremo Oriente.


Condividi su:  
    
News Forze Armate
COMUNICATI STAMPA AZIENDE