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Libia: Haftar cambia gli equilibri? 24/02/2016 | Pietro Batacchi

Dopo mesi di stallo e insuccessi, le forze fedeli al Generale Haftar hanno lanciato un'offensiva su Bengasi impadronendosi del porto di Marisa, fondamentale per il rifornimento della città, e di alcuni quartieri dell'area cittadina. Alle forze islamiste del Consiglio della Shura dei Rivoluzionari di Bengasi, un'alleanza tattica tra i qaedisti di Ansar Al Sharia e le forze del Libyan Shield e della Brigata dei Martiri del 17 Febbraio, emanazione della Fratellanza Musulmana libica e legate al Governo di Tripoli – resterebbero adesso solo tre quartieri nell'area sud-occidentale. L'offensiva di Haftar ha portato anche alla cattura della strategica città di Ajdabiya, 150 km a sud-ovest della stessa Bengasi, anche questa finora controllata da un'alleanza locale tra miliziani di Ansar Al Sharia e del Libyan Shield. Queste rinnovate offensive di Haftar si devono probabilmente all'afflusso di nuove armi provenienti dall'Egitto, primo sponsor e supporter del Generale, e dal sostegno ricevuto, come pare confermato in queste ore, da forze speciali francesi che agirebbero come consiglieri e mentor delle forze di Haftar. All'offensiva hanno partecipato anche unità della milizia di Zintan, nel Gebel Nafusa, che sono state trasportate via aerea, probabilmente da vettori egiziani o emiratini, considerando che le forze di Haftar dispongono di un solo cargo Il-76TD non si sa in quali condizioni operative, nella base aerea di Benina sotto il controllo di Haftar. E' chiaro che se Haftar dovesse completare la conquista di Bengasi, questo non solo rafforzerebbe la sua posizione nel campo di Tobruk, ma cambierebbe anche gli equilibri sul terreno in vista di futuri interventi garantendo una posizione di forza a Egitto e Francia. E a quel punto gli scenari di partizione della Libia diverrebbero più concreti.


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