RIVISTA ITALIANA DIFESA
Le velleità tedesche per un nuovo aereo d'attacco 11/02/2016 | Pietro Batacchi

Un pò a sorpresa la Germania ha annunciato un nuovo piano di riarmo, ma, sopratutto, lo sviluppo di un nuovo aereo d'attacco che sostituisca i TORNADO e affianchi l'Eurofighter TYPHOON. Noi in realtà non siamo sorpresi affatto. Da tempo interpretavamo certe notizie sui presunti problemi strutturali del TYPHOON, guarda caso tutte veline di origine tedesca, come segnali della Luftwaffe circa l'intenzione di chiudere un gap nelle proprie linee combat una volta uscito di scena il TORNADO. Ed ecco, alla fine, l'annuncio. La Germania ha lanciato uno studio relativo ad un nuovo velivolo da combattimento ottimizzato per l'attacco al suolo (NextGenWS, NGWS), che potrà essere pilotato, a pilotaggio opzionale o senza pilota. Tutto molto bello, ma oggi l'industria tedesca non ha la capacità per portare avanti un progetto del genere in autonomia. L'anima militare di Airbus è ridotta all'osso, bistratta da tempo dal CEO Tom Enders che ha puntato tutto sul civile, e viene da 2 esperienze fallimentari: prima il MAKO e poi l'EURO HAWK. Non a caso contestualmente all'annuncio è venuto l'invito ad altri Paesi europei a collaborare. E qui eccoci alle dolenti note. Gli Inglesi hanno già TYPHOON ed F-35 e assieme ai francesi stanno portando avanti il programma FCAS (Future Combat Air System) per un velivolo non pilotato da combattimento e attacco, UCAV. La Francia ha già il RAFALE, progettato sin dall'inizio, a differenza del TYPHOON, per assolvere al ruolo attacco e, appunto, si è lanciata nel FCAS. L'Italia ha da tempo scelto la doppia linea ed è acquirente dell'F-35. La Spagna acquisterà l'F-35, unica alternativa per operare dalla portaerei, mentre la Svezia, altro grande costruttore di aerei europeo, è alle prese con il nuovo GRIPEN. Ecco che in queste condizioni l'annuncio tedesco rischia di suonare velleitario. A meno che...a meno che ci si intenda su cosa si vuole davvero. In che senso? Nel senso che un conto è un UCAV, un conto un velivolo pilotato d'attacco di nuova generazione. Il primo, speriamo che qualcuno anche a casa nostra inizi a capirlo, non potrà mai sostituire integralmente il secondo. Ne potrà rappresentare un complemento, ma mai un sostituto. Per un semplice motivo: il pilota. Il pilota oggi è un tattico ed un gestore della missione e come tale non è sostituibile da un operatore seduto ad una consolle. Costa, tanto, formarlo ed addestrarlo, ma alla fine ti porta un beneficio superiore perché opera nello spazio della battaglia ed ha una diversa, e migliore, percezione della situazione e della minaccia. Per cui, un UCAV, per quanto avanzato e “grosso” potrà mai essere, costerà sempre meno di un aereo manned progettato attorno alla figura del pilota e per sua natura più flessibile e versatile. Dunque, la Germania potrebbe puntare “semplicemente” ad un UCAV, e magari trovare la collaborazione di Paesi come l'Italia o la Svezia, che già hanno accumulato un'eccellente esperienza con il NEURON, lanciando un progetto alternativo al FCAS (dove comunque l'Italia è presente con Finmeccanica, non dimentichiamolo...). Non è un caso, del resto, se, coma pare, anche gli stessi Americani stiano ridimensionando il progetto UCLASS da aereo non pilotato da penetrazione e attacco a aereo non pilotato ISR/tanker. Se, poi, veramente la Germania vuole un sostituto “vero” del TORNADO, beh faccia allora come Italiani e Inglesi...


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