Quando tutto era pronto per la firma del contratto Eurofighter in Kuwait – con tanto di inviti ufficiali alla cerimonia già arrivati a Roma e conferme sia da parte italiana che da parte kuwaitiana – c'è stato l'ennesimo spostamento. Ufficialmente i motivi non sono noti, ma si parla di alcuni dettagli ancora da limare; più procedurali che di sostanza, sembrerebbe, relativi al supporto dei velivoli. L'affare, però, non è in discussione, essendo in pratica chiuso da tempo, e potrebbe essere formalizzato in ogni momento da qui ai prossimi giorni/settimane. Come noto, la commessa vede Finmeccanica agire come prime contractor, per nome e conto del consorzio Eurofighter, ed ha un valore di circa 8 miliardi che, oltre la fornitura di 28 aerei, coprono anche supporto logistico, formazione dei piloti kuwaitiani in Italia e adeguamento della base di Ahmed Al Jaber.