Lo Stato Islamico si sta espandendo in Libia, ma non solo verso i pozzi ed i terminal petroliferi ad est di Sirte, ma anche verso sud. I voli di ricognizione effettuati dai caccia francesi RAFALE in queste settimane hanno confermato che lo Stato Islamico è penetrato in profondità nella parte centrale e meridionale del Paese del Nordafrica, fin nel cuore del Fezzan. Attorno ad Hon, capoluogo del distretto di Giofra tra Sirte e Sebha, sono stati creati alcuni campi di addestramento per accogliere e formare combattenti provenienti dal Sahel e uomini di Boko Haram che stanno dando una decisa impennata agli organici di IS in Libia. Del resto, uno dei principali obbiettivi di Baghdadi in Libia è proprio questo: ingrossare la truppa e arruolare nuovi combattenti. Per questo si punta su Africani e sui giovani della tribù dei Qadadfa, la tribù dei Gheddafi, oggi senza prospettive. Peraltro, radicarsi nel centro-sud della Libia consentirebbe ad IS di penetrare i canali del contrabbando e dei traffici illegali e sfruttarli accedendo così a nuove risorse. Esattamente quanto accaduto in "Siraq" ed a quel punto sarebbe più difficile frenare l'espansione di IS. Il trattato di pace firmato a Doha tra Tuareg e tribù Tebu a fine novembre potrebbe costituire un ostacolo al concretizzarsi di tale scenario. Ad una condizione, però, che agli annessi finanziari dello stesso trattato venga dato effettivamente seguito da chi lo garantisce altrimenti...altrimenti Daesh avrebbe via libera completa anche verso il Sahel.