Il 19 novembre si è svolta a Roma la conferenza organizzata dall’Istituto Affari Internazionali (IAI) sulla riorganizzazione del sistema difesa italiano nel quadro euro atlantico. Di particolare prestigio il panel dei partecipanti, moderati dal Gen. Vincenzo Camporini, vice presidente dello IAI. Sono intervenuti il Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti, il Segretario generale aggiunto per la politica di difesa e pianificazione della NATO, Gen. Heinrich Brauss, il Gen. Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’On. Andrea Manciulli, Presidente della Delegazione italiana presso l’Assemblea Parlamentare della NATO, l’On Francesco Garofani, Presidente della Commissione Difesa della Camera e l’Amministratore Delegato di Finmeccanica, Ing. Mauro Moretti. Come detto, principale argomento della discussione è stato il ruolo dell’Italia all’interno della NATO, e la risposta dell’organizzazione alle minacce provenienti dal fronte orientale (Russia) e, soprattutto, da quello meridionale (Mediterraneo e Levante), anche alla luce dei recenti attentati di Parigi. Il Gen. Brauss ha parlato dello “shock ancora forte per i fatti criminali di Parigi i quali, tuttavia, sottolineano come l’Europa debba far fronte comune per contrastare tali minacce provenienti dal fronte mediorientale e nordafricano”. La ricetta che la NATO vuol seguire per affrontare tali minacce si basa su “cybersecurity, Readiness Action Plan (RAP) e su un approccio a 360 gradi”. Riguardo all’Italia, Brauss ha ricordato come il nostro Paese partecipi agli impegni NATO su diversi fronti, in particolare su quello meridionale, “ma deve impegnarsi a raggiungere il livello minimo di spesa nella difesa (in termini reali) previsto dalla NATO (2% del PIL), soprattutto ora che tale voce verrà esclusa dagli obblighi legati al patto di stabilità. Sia il Gen. Camporini che l’On. Garofani hanno sottolineato “la necessità che la NATO e la difesa europea ridefiniscano le proprie strutture e si dotino di strumenti idonei” ai loro compiti. Garofani, inoltre, ha auspicato “una rapida attuazione del “Libro Bianco” che implica una razionalizzazione delle spese pur mantenendo elevate le nostre capacità militari”. Quest’ultimo punto è stato evidenziato anche dal Gen. Graziano, che ha definito il documento “elemento chiave per la razionalizzazione delle risorse”, in aggiunta al quale dovrebbero essere “definite chiaramente le priorità d’investimento”. Nell’intervento di chiusura della conferenza, il Ministro Pinotti ha ribadito come “decisamente non sia questo il momento di tagliare i fondi della Difesa” e che “contro terrorismo serve una risposta europea coesa, ma è fondamentale anche il coinvolgimento di attori regionali, come Iran e Russia per contrastare Daesh”. Ulteriori approfondimenti nel numero 1/16 di RID.