RIVISTA ITALIANA DIFESA
Grado, i palombari della Marina mettono... 17/11/2015 | Giampaolo Trucco - agg. Emanuele Bianchi

Il B-24, bombardiere pesante americano appartenente al 449° Bomb Group, era stato abbattuto nel 1944 nell’Adriatico settentrionale durante il rientro da una missione sui cieli della Germania.

All’interno dello scafo inabissato, i palombari non hanno trovato bombe, segno che l’aereo era stato abbattuto dalla contraerea tedesca dopo aver sganciato tutti gli ordigni sugli obiettivi assegnati.Tuttavia durante le operazioni, condotte dagli uomini del nucleo S.D.A.I. di Ancona (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) sono state rinvenute 173 munizioni da 12,7 mm appartenenti alle dieci mitragliatrici Browning M2. I proiettili, alcuni di essi traccianti e quindi pericolosi se esposti all’atmosfera, sono stati distrutti in alto mare.

L’operazione, richiesta alla Marina Militare dalla Prefettura di Gorizia, è stata eseguita dai palombari del COMSUBIN, uomini del Gruppo Operativo Subacquei utilizzati anche in missioni che riguardano la sicurezza dei mari ed è successiva a un'altra attività simile da poco conclusa ad opera dei colleghi americani.Negli ultimi tempi infatti la US Navy ha intensificato le operazioni di recupero dei relitti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, principalmente per cercare e recuperare eventuali resti degli avieri americani abbattuti 70 anni fa nei cieli del continente europeo.

La Marina Militare ricorda a tutti agli appassionati del mare che in caso di ritrovamento non vanno mai toccati gli oggetti che possono essere ritenuti pericolosi o la cui forma possa ricordare un ordigno esplosivo o parti di esso.È necessario invece, per l’incolumità di tutti, identificare il sito del ritrovamento, se possibile fotografare l’ipotetico ordigno e contattare immediatamente la Capitaneria di Porto o la stazione dei Carabinieri.


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