RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il ritorno delle capacità ASW 24/12/2025 | Massimo Annati

La fine della Guerra Fredda ha portato ad un calo di interesse da parte delle Marine europee nella lotta antisommergibile (ASW).

La minaccia dei battelli russi era stata considerata ormai improbabile, mentre altri Paesi della sempre turbolenta area mediorientale avevano capacità subacquee molto limitate, se non assolutamente nulle. Giusto per citare il caso della Marina Militare, era stato inizialmente previsto di costruire solo 4 FREMM nella versione ASW, rispetto a 6 per la versione GP destinata alle operazioni contro-costa e all’interdizione marittima. La Royal Navy aveva ridotto a sole 8 il numero delle fregate ASW (Type 23 modernizzate, che sono in corso di sostituzione da altrettante Type 26). La storia però, come sappiamo, ha preso un’altra direzione e la minaccia subacquea è tornata ad essere presente e importante.

L’US Navy, quando opera in Mediterraneo, ha chiesto di poter avere una FREMM ASW italiana inserita nel Carrier Strike Group, visto che queste unità oggi sono probabilmente le più capaci al mondo in questo ruolo. Le prestazioni di una suite di sensori acustici cambiano notevolmente in funzione sia del tipo di minaccia da contrastare, sia a seconda della presunta area d’impiego. Per quanto possa forse sembrare ovvio, un moderno battello diesel-elettrico, ancor più se dotato di una propulsione anaerobica (AIP, Air Independent Propulsion), solitamente crea maggiori problemi di scoperta, identificazione e tracciamento, rispetto ad un battello di vecchia concezione, specie se condotto da personale con scarsa esperienza operativa, o non adeguatamente manutenuto (una continua e accurata manutenzione consente di ridurre notevolmente il rumore causato da cuscinetti, motori elettrici, pompe, ecc.). E lo stesso si deve dire per un battello a propulsione nucleare: quelli di ultima generazione sono molto più difficili da scoprire rispetto ai precedenti modelli. Secondo quanto affermato dall’US Navy, i nuovi battelli russi e cinesi hanno caratteristiche acustiche confrontabili con quelli degli ultimi sottomarini classe LOS ANGELES, e quindi inferiori rispetto agli attuali VIRGINIA. 

L’articolo completo è pubblicato su RID 1/26, disponibile online e in edicola.


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