RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il Giappone aumenta la spesa per la Difesa fino al 2% del PIL 19/12/2025 | Fabio Di Felice

Secondo il Ministro della Difesa giapponese, Shinjiro Koizumi, il Consiglio dei ministri ha approvato un bilancio supplementare per la Difesa relativo all’attuale anno fiscale (FY), una decisione destinata a portare la spesa militare del Giappone al – e oltre – 2% del PIL. L’allocazione aggiuntiva ammonta a 7 miliardi di dollari statunitensi (1,1 trilioni di yen), portando la spesa complessiva per la Difesa nel FY25 a 70 miliardi di dollari (11 trilioni di yen).

Il raggiungimento di questa soglia era inizialmente previsto per il FY27, in linea con il quadro strategico definito dalla precedente Amministrazione Kishida, che comprende la National Security Strategy, la National Defense Strategy e il Defense Buildup Program.

Il Primo Ministro Sanae Takaichi ha fortemente sostenuto lo stanziamento aggiuntivo, come emerso nei suoi recenti interventi in seno al Consiglio dei Ministri, nei quali ha sottolineato come l’ambiente di sicurezza del Giappone sia peggiorato sensibilmente rispetto al momento dell’adozione dei suddetti documenti strategici. Va tuttavia evidenziato che il bilancio supplementare non prevede l’avvio di grandi nuovi programmi di acquisizione.

Secondo l’ultima documentazione del Ministero della Difesa, la Japan Coast Guard riceverà la quota più consistente delle risorse aggiuntive, pari a 842,7 miliardi di yen su 1,1 trilioni di yen complessivi. Ulteriori stanziamenti comprendono 167,4 miliardi di yen destinati all’aumento delle retribuzioni del personale, al miglioramento delle infrastrutture alloggiative e delle strutture di supporto; 56,6 miliardi di yen per l’acquisizione di diverse tipologie di munizionamento, inclusi missili superficie-aria; e 345,1 miliardi di yen a sostegno del programma di riallocazione delle forze statunitensi in Giappone

Al fine di rafforzare le capacità di protezione delle forze e di difesa, 2,9 miliardi di yen saranno impiegati per l’acquisizione di sistemi di contrasto ai droni, mentre 16 miliardi di yen saranno destinati al dispiegamento di un sistema di difesa aerea mobile – potenzialmente il Type 03 a medio raggio – per la protezione dei nuovi radar di controllo installati sull’isola di Kita Daito.

Il dispiegamento di assetti militari sulle isole di Kita Daito e Yonaguni ha suscitato le ferme proteste della Repubblica Popolare Cinese, che ne ha evidenziato la prossimità a Taiwan. Tali obiezioni non hanno tuttavia ricevuto una risposta sostanziale da parte di Tokyo. Nel frattempo, il Giappone continua a condurre esercitazioni congiunte con le forze statunitensi, inclusi reparti del US Marine Corps, su entrambe le isole.

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