
La Marina francese ha intercettato con successo e sta attualmente trattenendo una petroliera russa della famigerata Ghost Fleet che operava in circostanze sospette al largo della costa atlantica, segnando una significativa escalation nelle azioni di contrasto contro la rete di elusione delle sanzioni di Mosca.
La petroliera PUSHPA (che opera anche con il nome BORACAY), battente bandiera del Benin ma sospettata di avere documenti falsi, è ancorata a circa 40 chilometri al largo della costa atlantica francese vicino a Saint-Nazaire. La nave, lunga 244 metri, costruita nel 2007 con numero IMO 9332810, è attualmente posizionata non lontana al parco eolico offshore di Saint-Nazaire in acque internazionali appena al di fuori delle acque territoriali francesi.
La petroliera è partita dal porto russo di Primorsk il 20 settembre 2025, trasportando circa 750.000 barili di petrolio greggio russo destinati a Vadinar, in India. Tuttavia, dopo aver attraversato il Mar Baltico, la Danimarca e il Mare del Nord, la nave ha inaspettatamente deviato dalla rotta prevista per ancorarsi al largo della costa francese.
La Marina francese ha dispiegato importanti mezzi di sorveglianza marittima per monitorare la sospetta petroliera. Un pattugliatore è stato posizionato in prossimità della PUSHPA sin dal suo arrivo, mantenendo una sorveglianza continua. Secondo le autorità marittime francesi, la nave è stata attivamente seguita dalle unità navali mentre doppiava la costa nord-occidentale della Francia prima di deviare curiosamente la sua rotta verso la costa francese.
L'operazione coinvolge diverse forze francesi di polizia marittima, con la procura di Brest che coordina le indagini attraverso la Gendarmeria Marittima. Il caso è stato assegnato sia alla Sezione Ricerca della Gendarmeria Marittima che al Gruppo Gendarmeria Marittima Atlantica. La Prefettura ha confermato di aver “recentemente presentato una relazione al procuratore di Brest” in merito alle presunte infrazioni della nave.
Nel frattempo, a quanto ci risulta, sarebbero in azione anche gli ATLANTIQUE 2 (ATL2) che operano dalla base aerea navale di Lann-Bihoué vicino a Lorient, probabilmente incaricati di evitare qualunque interferenza nelle operazioni francesi e sorvegliare le rotte di accesso alla petroliera.
Il presidente Emmanuel Macron ha sapientemente sfruttato l'incidente della PUSHPA durante il vertice dei leader dell'Unione Europea a Copenaghen il 1° ottobre 2025, trasformando un'azione di polizia marittima in una dichiarazione più ampia sulla determinazione europea contro la guerra ibrida russa. Parlando ai giornalisti al vertice dell'UE, Macron ha confermato che “ci sono stati alcuni reati molto gravi commessi da questo equipaggio, che giustificano l'attuale procedimento giudiziario”. Il presidente francese ha sottolineato che l'indagine dimostra l'impegno collettivo dell'Europa nella lotta contro la Ghost Fleet russa, osservando che i vari studi europei oggi disponibili identificano tra le 600 e le 1.000 navi parte della rete di elusione delle sanzioni messa in piedi da Mosca.
Il messaggio strategico di Macron ha posizionato la Francia come un Paese che intraprende azioni decisive mentre altre nazioni europee tergiversano ancora. Le sue dichiarazioni sono arrivate mentre la Francia schierava in Danimarca un'unità dell’Armée de l’Air in funzione anti-drone, forte di 35 persone con un elicottero FENNEC, per aiutare a proteggere il vertice di Copenaghen dalle minacce aeree, dopo gli incidenti con droni che hanno disturbato lo spazio aereo danese.
Il momento è risultato particolarmente significativo, poiché il vertice di Copenaghen si è concentrato sul rafforzamento del fronte orientale dell'Europa e sull'affrontare le minacce ibride. L'enfasi di Macron sull'indagine sulla Ghost Fleet ha fornito prove concrete delle capacità di applicazione del quadro giuridico europeo e del diritto marittimo (tutela del proprio interesse nella ZEE, diritto di visita di navi sospette), in contrasto con le discussioni prettamente teoriche sulla cooperazione in materia di difesa in atto in Danimarca.
L'intercettazione della PUSHPA rappresenta un'escalation nel più ampio confronto tra Europa e Russia, con implicazioni che vanno ben oltre l'applicazione del diritto del mare. Il potenziale collegamento della nave con gli attacchi dei droni che hanno sconvolto lo spazio aereo danese tra il 22 e il 28 settembre 2025 trasforma questo episodio da una violazione delle sanzioni a un incidente di guerra ibrida.
Le autorità danesi hanno definito gli incidenti con i droni come “attacchi ibridi” e “il più grave attacco alle infrastrutture critiche danesi mai verificatosi fino ad oggi”. La PUSHPA è stata identificata come una delle tre navi sospette che si trovavano a circa 80 km da Copenaghen durante l'incidente del 22 settembre, quando i droni hanno costretto alla chiusura dell'aeroporto di Copenaghen per quattro ore.
Potenzialmente, questo incidente permette di osservare da vicino e magari studiare uno strumento di guerra ibrida della Russia, che ora utilizza navi commerciali come piattaforme per operazioni ibride, eludendo al contempo le sanzioni sull’energia. Infatti, la storia operativa della PUSHPA rivela sofisticate tattiche di elusione delle sanzioni: nove diversi gestori ISM, quattro proprietari registrati, tre controllori commerciali, cinque nomi diversi e sette bandiere diverse dal novembre 2022.
Il caso PUSHPA si colloca nel contesto più ampio del tentativo dei Paesi europei di contrastare efficacemente le operazioni della flotta ombra russa. Fino ad oggi, nonostante le sanzioni teoriche dell'UE che riguardano 444 navi della Ghost Fleet, l'applicazione pratica è stata limitata o assente. L'azione francese dimostra il potenziale di una postura più aggressiva che non escelude l’interdizione marittima nell’intera Zona Economica Esclusiva (ZEE), ma evidenzia anche le sfide del coordinamento dell'applicazione di questa dottrina in modo coordinato tra più giurisdizioni.
Pertanto, l'azione decisa della Francia invia un chiaro segnale a Mosca che le nazioni europee si starebbero preparando a intensificare le misure di contrasto alle minacce ibride. Combinando l'applicazione del diritto del mare con la leva diplomatica durante un importante vertice dell'UE, Parigi ha dimostrato come i singoli Stati membri possano promuovere una politica europea più ampia per contrastare attivamente l’elusione delle sanzioni russe, ma anche per rispondere per le rime alle azioni fumose di Mosca – qualora ce ne fosse la volontà.
Il caso PUSHPA potrebbe costituire un precedente per una postura europea più aggressiva nei confronti delle navi sospettate di appartenere alla Ghost Fleet, in particolare quelle potenzialmente coinvolte in attività di guerra ibrida. Si passerebbe quindi dal monitoraggio passivo delle attività russe al contrasto attivo, cosa che potrebbe costringere la Russia a ridefinire la sua strategia di elusione delle sanzioni marittime ma anche.
Seguiteci sui nostri canali Telegram, Facebook, X, YouTube e Instagram.