
Il successo della campagna di tiro dal vivo del sistema missilistico SPIKE NLOS di Rafael dagli elicotteri APACHE dell'Esercito Statunitense, svolta in collaborazione con l'Ispettorato dell’Aeronautica Polacca, presso il poligono di Ustka in Polonia rappresenta un passo significativo nello sviluppo delle capacità della futura flotta di AH-64E della Polonia.
La Polonia sta acquistando 96 elicotteri AH-64E APACHE GUARDIAN nell'ambito del programma KRUK (RAVEN) da 10 miliardi di dollari. Il requisito deriva dalla posizione geografica della Polonia sul fianco orientale della NATO, che richiede capacità controcarro e di attacco di precisione potenziate contro potenziali minacce provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia. Con consegne previste dal 2028 al 2032, la Polonia diventerà il secondo operatore APACHE al mondo dopo gli Stati Uniti.
Il requisito polacco sottolinea in particolare l'ingaggio di precisione a lungo raggio, le capacità di ricognizione e la più ampia integrazione con altri sistemi NATO. Gli elicotteri saranno basati in località strategiche tra cui Inowroclaw, Malbork e Swidnik, posizionandoli in modo ottimale per una risposta rapida lungo i confini orientali della Polonia.
A differenza dei missili convenzionali lanciati da elicotteri, lo SPIKE NLOS estende il raggio d'azione fino a 50 km quando viene lanciato da piattaforme aeree, rispetto ai 32 km in caso di lancio da terra. Questa notevole estensione del raggio d'azione consentirà agli equipaggi degli APACHE di ingaggiare obiettivi di alto valore restando fuori dal raggio dei sistemi antiaerei a corto raggio nemici. Il sofisticato seeker elettro-ottico del missile fornisce un feedback video in tempo reale agli operatori, consentendo la verifica del bersaglio, il retargeting e l'interruzione della missione durante il volo. Tre varianti di testata soddisfano le diverse esigenze della missione: High Explosive Anti-Tank (HEAT) per bersagli corazzati, a frammentazione per bersagli non corazzati e personale, e Penetrating Blast-Fragmentation (PBF) per strutture rinforzate.
L'armamento tradizionale dell'APACHE, compreso il missile AGM-114 HELLFIRE con una gittata di 6,5 km, limitava la flessibilità operativa a ingaggi relativamente ravvicinati. Lo SPIKE NLOS moltiplica questa capacità di quasi 8 volte, modificando radicalmente le opzioni di impiego tattico.
La capacità non in linea di vista (NLOS appunto) del missile consente di ingaggiare bersagli al di là di caratteristiche del terreno, edifici o altri ostacoli. Ciò si rivela particolarmente prezioso nel variegato territorio della Polonia, dalle pianure costiere baltiche alle pendici dei Carpazi. La navigazione indipendente dal GPS e il datalink bidirezionale crittografato del sistema garantiscono un funzionamento affidabile anche in ambienti elettromagnetici contesi.
Per la Polonia, l'integrazione di SPIKE NLOS segna un cambiamento dottrinale verso operazioni multidominio. La recente dimostrazione a Ustka, dove i missili hanno colpito con successo bersagli marittimi a 26 km di distanza, mette in evidenza la versatilità del sistema sia in ambito terrestre che marittimo. Questa capacità si rivela particolarmente rilevante data l'estesa costa baltica della Polonia e la crescente importanza della sicurezza marittima nella pianificazione della difesa regionale. La presenza di osservatori provenienti da 10 nazioni alleate durante la dimostrazione di Ustka sottolinea il più ampio interesse della NATO per queste capacità potenziate.
L'integrazione SPIKE NLOS posiziona la futura flotta APACHE della Polonia come una forza d'attacco di precisione a lungo raggio di prim'ordine, in grado di condurre operazioni indipendenti o di sostenere sforzi di coalizione più ampi. In combinazione con la contemporanea acquisizione da parte della Polonia degli F-35A LIGHTNING II e di carri armati M-1A2 ABRAMS, gli APACHE potenziati fanno parte di un'architettura di difesa integrata e network-centrica progettata per scoraggiare le aggressioni e difendere il territorio alleato.
Questo potenziamento delle capacità arriva in un momento critico, poiché le sfide alla sicurezza regionale richiedono sia una maggiore portata che ingaggi precisi. Il successo dell'integrazione garantisce che l'investimento polacco in APACHE rimanga rilevante per tutta la durata operativa del velivolo, che si estenderà fino al 2060.
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