RIVISTA ITALIANA DIFESA
Il 2024 di MBDA in Italia 20/03/2025 | Redazione

Oggi, 20 marzo, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia (CUFA) a Roma, si è tenuta la conferenza stampa annuale di presentazione dei risultati di bilancio di MBDA Italia per l’anno 2024.

I numeri sono stati illustrati dall’Amministratore Delegato di MBDA Italia, Giovanni Soccodato. Per ciò che concerne i ricavi, questi ultimi si attestano poco sopra gli 800 milioni euro, in diminuzione rispetto ai 1,032 miliardi dell’anno precedente. La ragione di questa diminuzione è riconducibile alla conclusione dei contratti con il Qatar; l’AD ha, infatti, sottolineato come, già per l’anno in corso, è possibile prevedere che i ricavi tornino a toccare il miliardo e che, nel 2026, vi sarà una vera e propria esplosione degli stessi, in virtù dei programmi in essere. Relativamente agli ordini acquisiti, invece, questi hanno toccato quasi i 3 miliardi dai 2,381 del 2023; ad essere in forte aumento è soprattuto il portafoglio ordini, che per il 2024 ha superato i 6,5 miliardi, rispetto ai 4,536 del 2023.

L’azienda ha ottenuto ottimi risultati per quanto riguarda le assunzioni, con circa 400 nuovi addetti nel 2024 (in pratica, il 25% in più rispetto al 2023), che hanno portato il totale dei dipendenti a circa 2.200; un trend di crescita destinato, secondo l’AD, a mantenersi anche per il 2025: per quest’anno, infatti, è prevista l’assunzione di ulteriori 300 addetti.

Relativamente alle attività svolte nel corso del 2024, queste ultime hanno riguardato, tra le altre cose, le qualifiche dei sistemi MAADS per l’Aeronautica Militare e GRIFO per l’Esercito Italiano, e i primi lanci di successo dell’ASTER B1NT (che, lo ricordiamo, sarà il sistema centrale del nuovo SAMP/T NG) e del missile antinave pesante TESEO MK2/E (EVO), destinato invece equipaggiare le future unità della Marina Militare (PPA EVO, FREMM EVO e DDX).

Per ciò che concerne, invece, gli obiettivi fissati per il 2025, si punta alla consegna del MAADS all’AM, e, a breve, dovrebbe entrare in vigore il contratto con la MM per lo sviluppo della variante nazionale del MARTE ER – che dovrebbe assumere la denominazione MARTE ER B2+ – da integrare sugli NH-90. Nel corso di quest’anno sarà firmato anche il contratto con l’EI per l’acquisizione da parte di quest’ultimo del nuovo sistema di difesa terra-aria a cortissimo raggio spalleggiabile V-SHORAD, volto a rimpiazzare lo STINGER, e pure con la MM per la produzione del TESEO EVO di cui sopra.

Per ciò che concerne l’orizzonte temporale più lungo, inoltre, a metà 2026 sarà operativa la linea di integrazione pirica per i CAMM ER presso lo stabilimento AID di Noceto (Parma), mentre alla fine dello stesso anno dovrebbe diventare operativa anche la linea di integrazione dell’ASTER 30 B1NT, che avrà sede nel Centro Interforze Munizionamento Avanzato (CIMA) di Aulla, e il cui contratto sarà firmato a breve. Proprio in relazione ai siti italiani, l’AD ha affermato che, tra il 2024-2029, gli investimenti totali raggiungeranno i 300 milioni; cifra che, ha precisato, non tiene in conto di quelli che verranno fatti nell’ambito del Piano “Rearm Europe” di cui abbiamo scritto questa mattina.

Ulteriori dettagli e approfondimenti su RID 5/2025.

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