RIVISTA ITALIANA DIFESA
USAF certifica l’importanza dei caccia 6ª Generazione per la superiorità aerea 17/03/2025 | Andrea Mottola

In seguito ad uno studio approfondito, volto all’analisi degli aspetti tattico operativi relativi allo sviluppo di sistemi aerei da combattimento di nuova generazione (6ª Generazione), l’USAF è giunta alla conclusione che tali sistemi – intesi come velivoli madre a pilotaggio convenzionale come fulcro di un sistema di sistemi comprendente gregari/adjunct – rappresenteranno un elemento fondamentale per l’ottenimento della superiorità aerea nei futuri scenari di conflitto ad alta intensità.

La stessa superiorità aerea – che rappresenta quel grado di controllo dei cieli che consente lo svolgimento delle operazioni, in un determinato luogo e tempo, senza interferenze proibitive da parte di minacce aeree e missilistiche nemiche - secondo il suddetto studio, rimarrà fondamentale per vincere tali conflitti.

Ovviamente, il focus di tale studio, presentato durante il recente Air & Space Forces Association’s 2025 Warfare Symposium, era l’NGAD (Next Generation Air Dominance), il caccia di nuova generazione il cui sviluppo è stato recentemente congelato – lo scorso luglio, ben prima dell’arrivo di Trump – dalla stessa Aeronautica, tanto per motivi finanziari, quanto per stimolare ulteriori riflessioni/revisioni riguardo alla reale necessità operativa del sistema aereo e alle precise caratteristiche e requisiti ritenuti irrinunciabili, da cui il documento di studio.

"Abbiamo provato e valutato diverse opzioni, e nessuna è risultata migliore del NGAD per raggiungere la superiorità aerea in scenari altamente contestati", ha affermato il Gen. Kunkel, Direttore dell’ufficio Force Design, Integration, and Wargaming for Air Force Futures presso lo Stato Maggiore dell’USAF. A fargli da eco il Gen. Wilsbach, Capo dell'Air Combat Command (ACC), che ha aggiunto che “qualsiasi cosa si voglia fare sul campo di battaglia - raccogliere informazioni, evacuare vittime, sganciare ordigni, far navigare navi o effettuare manovre a terra - diventa molto più difficile, se non impossibile, senza superiorità aerea, che resta il primo elemento costitutivo di qualsiasi operazione militare”.

Del resto, come sottolineato dallo stesso Capo del ACC, “la comparsa dei 2 nuovi aerei da combattimento cinesi rappresenta una prova che anche il principale competitor degli Stati Uniti ritiene che la superiorità aerea resti fondamentale per il successo nei conflitti futuri.  

L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 10/25, in uscita venerdì 21 marzo.


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