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Motori MTU per i nuovi cacciamine della MM? I sindacati protestano 03/12/2024 | Redazione

È di qualche giorno la notizia, riportata dalla stampa quotidiana, che Intermarine avrebbe scelto l’azienda tedesca MTU, parte del gruppo inglese Rolls Royce, per la fornitura dei motori-generatori dei nuovi cacciamine costieri della Marina Militare.

In particolare, la selezione, di cui non è stata data divulgazione in comunicati ufficiali delle 2 aziende, ha suscitato le forti critiche dei sindacati che hanno stigmatizzato la preferenza data ad un’azienda straniera, a svantaggio di Isotta Fraschini, storica azienda pugliese (ma di origine Lombarda) di proprietà di Fincantieri, attiva nel campo dei sistemi di propulsione e generazione elettrica navale.

Ricordiamo che il contratto per la fornitura alla Marina Militare di 5 Cacciamine di Nuova Generazione Costieri (CNG/C), e relativo supporto logistico, era stato firmato nel luglio scorso tra NAVARM e un RTI (Raggruppamento Temporaneo d’Impresa) tra Intermarine e Leonardo. Il contratto ha un valore di 1,6 miliardi di euro (cui si aggiunge circa 1 miliardo per le opzioni): la quota di Intermarine è di 1,165 miliardi di euro, corrispondente a circa il 73%, e quella di Leonardo è di 0,430 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 27% (una ripartizione analoga è prevista anche per le “tranches” opzionali da circa 1 miliardo).

Intermarine ha il ruolo di mandataria, sarà la design authority dei CNG/C e fornirà il sistema di piattaforma. Leonardo ha il ruolo di mandante, di design authority e di fornitore del sistema di combattimento.

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