
Lo scorso 5 novembre è stato presentato a Palazzo Aeronautica a Roma il libro “Nel cielo ed oltre – Storia e futuro del pionierismo aerospaziale italiano”, realizzato dall’Associazione Pionieri dell’Aeronautica con il supporto di MBDA quale sponsor unico, per commemorare il significativo traguardo del 100° anniversario del sodalizio.
L’evento, presieduto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Gen. S.A. Luca Goretti, ha visto la partecipazione di numerosi ed illustri ospiti ed autorità, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Isabella Rauti e l’ex CSMA, Gen. Rosso.
L’opera, curata dal Gen. Baldacci e dal Prof. Bacchini, oltre a compendiare i cenni storici più significativi dei primi 100 anni di pionierismo aviatorio in Italia, comprende una serie di contributi – tutti elaborati a cura di soci del sodalizio – che, sulla base della conoscenza e dell’esperienza personale maturata sul campo, offrono spunti di aggiornamento e proiezione nei vari settori che caratterizzano l’evoluzione futura del pionierismo aeronautico nazionale, con dei focus su diverse tematiche di stringente attualità nel settore quali l’aerospazio e la difesa, la tecnologia e l’industria nazionale, l’innovazione e le tecnologie emergenti verso la 6ª Generazione dei velivoli da combattimento, la formazione e l’addestramento al volo, la logistica di proiezione, le nuove frontiere aerospaziali e i futuri domini della sperimentazione, l’intelligenza artificiale e le tecnologie emergenti.
Nel libro, incentrato sulla figura del pioniere nella sua essenza di visionario, precursore ed elemento propulsivo di progresso, innovazione e sviluppo tecnologico, si ripercorre l’epopea del pionierismo aviatorio italiano, cogliendo anche l’opportunità per rivolgere lo sguardo al futuro e alle nuove sfide che esso impone nel sempre più ampio e articolato settore aerospaziale. Un percorso caratterizzato da continua ricerca, sperimentazione ed evoluzione, raccontato attraverso le esperienze di pionieri di oggi, degli ambiziosi progetti da loro affrontati, dei risultati conseguiti e delle sfide che, a loro volta, passeranno in consegna ai pionieri del futuro.
Dopo l’introduzione da parte del Presidente dell’Associazione Pionieri dell’Aeronautica, Gen. Caputo, che ha sottolineato l’importanza di quest’opera quale “contributo concreto per la promozione e la divulgazione del pensiero aeronautico, in particolare alle future generazioni”, ha preso la parola il Prof. Bozzo, Docente del Dipartimento Scienze Politiche e Sociali dell’Università Alfieri di Firenze che, in qualità di moderatore della presentazione, ha coinvolto nella discussione in primis gli autori del libro e poi i diversi relatori, sia presenti in sala che in collegamento da remoto.
Particolarmente interessante l’intervento del Gen. De Simone che ha evidenziato come “la logistica fino agli anni '90 fosse un settore spesso limitato e trascurato, approccio cambiato proprio in quella decade con l’inizio delle prime vere operazioni dell’AM lontano dai confini nazionali, con un progressivo cambio paradigma verso una logistica di proiezione agile, scalabile, aviotrasportabile e non più statica”. In chiave futura, ha aggiunto, anche in tale ambito risulterà fondamentale l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, in particolare “per l’analisi predittiva sulle capacità di proiettare materiale all’estero (in termini di calcolo volumi), ma anche in chiave smart energy, per la creazione di basi avanzate ecosostenibili per darle continuità operativa”.
Anche nella formazione e nel reclutamento l’IA dovrà iniziare a rivestire un ruolo sempre più importante nella ricerca dei talenti in base ai requisiti dell’Aeronautica nel medio lungo termine. In tale ambito, “l’AM ha implementato un progetto di smart recruitment basato sull’IA per la profilazione delle caratteristiche dei candidati cosiddetti nativi digitali”, come ricordato dal Gen. Frigerio.
Restando sul tema portante della pubblicazione, il pionierismo aerospaziale dovrà necessariamente includere nuovi domini di sperimentazione e, tra questi, certamente quello relativo allo spazio, in particolare con “l’esplorazione e l’insediamento di lunga durata sulla superficie lunare, anche in vista dello sfruttamento del suo suolo” (in particolare degli isotopi dell’elio), come sottolineato dal Col. Parmitano in collegamento da Houston.
Chiaramente, parlando di pionierismo aerospaziale e delle annesse sfide relative all’innovazione e al progresso tecnologico, un ruolo fondamentale viene e verrà giocato dal GCAP, sistema che impone un netto cambiamento di approccio sia in termini “tecnici, che organizzativi e culturali, con l’abbandono del concetto del singolo aereo, in luogo di un sistema nel quale diverse parti” (aereo madre e adjunct/piattaforme collaborative di diversa grandezza e ruoli) “svolgeranno differenti tipologie di missioni – o pezzi di esse – caratterizzate da enormi quantità di dati da processare e analizzare”, come evidenziato dal Col. Di Guida. Grazie al GCAP, peraltro, si sta probabilmente assistendo ad una rimodulazione, se non ad un vero e proprio cambiamento, nel modo di rapportarsi tra Difesa e industria. A tal proposito, il Gen. Castelnuovo ha ricordato come “la Difesa deve indirizzare in modo chiaro e preciso il lavoro dell’industria (soprattutto in termini di requisiti), continuando a stimolare l’ecosistema tecnologico, aprendosi anche all’introduzione di pratiche nuove (ad es. un impiego più diffuso del wargaming)”.
A chiusura della presentazione, ha preso la parola il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica per un indirizzo di saluto. “L’Aeronautica Militare, nei suoi oltre 100 anni di vita, si è sempre saputa adattare al momento storico che stava vivendo e ha fatto scelte e preso decisioni importanti per superare momenti difficili ma soprattutto per cogliere delle opportunità. Il nostro obiettivo, oggi come 100 anni fa, è continuare a guardare avanti, adattandosi ai cambiamenti e alle sfide che il presente ci pone, per migliorarci continuamente e per superare i nostri limiti, proprio come i pionieri dell’aviazione hanno fatto in tanti campi contribuendo all’eccezionale progresso del mezzo aereo. L’Aeronautica sta lavorando per continuare ad offrire alle nuove generazioni l’opportunità di guardare al futuro con la curiosità e il coraggio di chi ci ha preceduto, scoprendo nuovi ambiti di azione, come la space economy, e contribuendo insieme alle migliori eccellenze del Paese a sviluppare i mezzi aerei del futuro, con lo sguardo rivolto alle esigenze operative ma anche attenti a prendere il meglio dalle tecnologie emergenti. Il compito più difficile è formare il personale di domani affinché sappiano correre alla stessa velocità con la quale corre la tecnologia”.
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(Foto AM)