La prima linea di aerei da combattimento di carattere tattico della VKS, ovvero le Forze Aerospaziali Russe, è oggi costituita in massima parte dai grossi bimotori Sukhoi – Su-27, Su-30, Su-34 e Su-35 – a cui si aggiungono i MiG-29/-35 e i MiG-31.
Ma, ormai da alcuni anni, una parte – almeno – di tale prima linea avrebbe dovuto essere rinnovata con quello che è il primo caccia russo classificato di 5a Generazione, il Sukhoi Su-57 FELON, dalle caratteristiche innovative e che, con giudizi spesso contrastanti in Occidentale, è comunque un aereo dalle interessanti e originali caratteristiche. Oggi, il Su-57 si può considerare ormai in servizio, sia pure in un numero limitato di esemplari, con un certo ritardo rispetto a quanto era stato pianificato all’inizio del suo programma di sviluppo. È, quindi, interessante analizzare lo status del programma e le prospettive di sviluppo dell’aereo.
Il programma e un po’ di storia
Lo sviluppo del velivolo iniziò nel 1998: in realtà, originariamente, il Su-57 era stato denominato PAK FA (Perspektivnyy Aviatsionnyy Kompleks Frontovoy Aviatsii), ossia “Futuro aereo di prima linea per l’Aviazione”, mentre la designazione interna della Sukhoi era T-50; nel luglio del 2017, infine, è stato battezzato definitivamente come Su-57. L’aereo è stato sviluppato dalla Sukhoi, oggi parte della UAC (United Aircraft Corporation), a sua volta parte del complesso di industrie russe della Difesa e dell’alta tecnologia Rostec.
La prima cellula dell’aereo, il T-50-0, destinata alle iniziali prove statiche a terra, venne completata il 29 ottobre 2009, seguita dal volo del primo prototipo, T-50-1, effettuato il 29 gennaio 2010. Il successivo 9 marzo l’aereo superò per la prima volta Mach 1. Sempre nel marzo 2010 volò il secondo prototipo, T-50-2, seguito dal T-50-3 a novembre dello stesso anno. Quest’ultimo era anche il primo a disporre del radar N036 e del sistema di ricerca a infrarossi integrato con telemetro laser, che ormai da anni costituisce il duplice sistema di ricerca, acquisizione e inseguimento bersagli classico per tutti i caccia russi.
Seguì il T-50-4, che volò nel dicembre 2012, quindi il T-50-5 nell’ottobre 2013. Il T-50-5 fu seriamente danneggiato da un incendio durante un atterraggio alla base sperimentale di Zhukovsky (Oblast di Mosca) il 10 giugno 2014. Ciò comportò un ritardo nella costruzione del T-50-6, dato che molti dei componenti principali furono utilizzati per riparare il -5, con il primo volo del sesto prototipo di conseguenza effettuato nell’aprile 2016. Il T-50-7 è stata la cellula per ulteriori prove statiche, mentre il T-50-8 ha volato a novembre 2016, e il T-50-9 ha volato nell’aprile 2017, seguito dal T-50-11 nell’agosto sempre del 2017.
Va detto che il lasso di tempo per costruire e far volare i prototipi appare in effetti piuttosto lungo, segno di problemi di vario ordine, a quanto pare, anche di carattere economico oltre che di progettazione. La struttura, in particolare, si era rivelata marginale come dimensionamento e richiedeva quindi rinforzi diffusi in diverse aree; rinforzi poi inseriti negli ultimi prototipi. Sono evidenti, in effetti, almeno nei primi prototipi, alcuni rinforzi strutturali esterni. L’ultimo prototipo a volare è stato il T-50-10, nel dicembre 2017, il quale è stato, come dichiarato ufficialmente, il primo aereo rappresentativo dello standard di produzione, assumendo anche la denominazione ufficiale di Su-57. Sempre da dichiarazioni ufficiali risulta che, agli inizi di maggio 2020, i prototipi avevano accumulato oltre 3.500 di voli di prova, con i test ufficiali presso il reparto sperimentale della VKS iniziati il 21 febbraio 2014. La prima parte di tali prove da parte dell’Aeronautica sono state dichiarate completate nel luglio 2017. La seconda parte delle stesse, molto più estesa e completa, è proseguita a partire dal 2018 e risulta tuttora in corso.
Alla mostra MAKS dell’agosto 2019 è stato ufficialmente presentato il Su-57E, versione da esportazione, con dichiarazioni che citavano attività di promozione commerciale in particolare verso l’Algeria e, sembra, anche la Turchia. Nello stesso anno, come da tradizione, all’aereo veniva assegnato dall’Alleanza Atlantica il nome FELON. Un evento di particolare importanza per lo sviluppo del Su-57 si è avuto il 5 dicembre 2017, quando uno dei prototipi con installato un esemplare del motore definitivo previsto per la produzione di serie, lo Izdeliye 30 – recentemente denominato Lyulka AL-51F-1 1– ha volato per la prima volta nel centro sperimentale di Zhukovsky.
L’articolo completo è pubblicato su RID 11/24, disponibile online e in edicola.
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