RIVISTA ITALIANA DIFESA
Marina Militare, verso una nave porta-droni 21/10/2024 | Redazione

Nel corso della quarta edizione del Sea Drone Tech Summit 2024, che si terrà presso il Polo Acquatico della Federazione Italiana Nuoto di Ostia (Roma) dal 29 al 30 ottobre, sarà presentato il progetto SCIAMANO DRONE CARRIER (SDC), volto allo sviluppo di una nave porta-droni per la Marina Militare. L’obiettivo stabilito dalla MM è quello di sviluppare una piattaforma in grado di lanciare e recuperare velivoli senza pilota, sia ad ala fissa che rotante, per missioni di ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), e di disturbo e saturazione di – potenziali – difese nemiche, in particolare attraverso l’impiego di droni in sciame.

Il progetto, nello specifico, è stato finanziato dal Piano Nazionale di Ricerca Militare del 2022, ed è stato affidato a Fincantieri allo scopo di definire il “concept design” della nave. Questo include un sistema di Command, Control and Communications (C3) per la gestione operativa degli sciami di droni, dei relativi Launch & Recovery System in mare (LARS), e di tutte le strutture necessarie per l’imbarco/sbarco, la preparazione, la condotta della missione e la manutenzione dei sistemi.

Anche le Marine Militari di altri Paesi stanno lavorando a progetti di navi porta-droni: la Marina Spagnola, quella Portoghese, la Marina Turca (con la ANADOLU), l’US Navy e la Marina Cinese. L’Iran, invece, ha completato da pochi mesi i lavori sulla sua prima porta-droni – SHAHID BAGHERI – ottenuta per conversione di una nave mercantile.

La MM sta da tempo testando e studiando l’impiego di droni sulle proprie navi. Nell’autunno dello scorso anno, il RUAV (Rotorcaft UAV) AWHERO di Leonardo ha svolto una campagna di prove a bordo del PPA PAOLO THAON DI REVEL, con l’obiettivo di essere completamente integrato al “sistema nave”. Nel novembre del 2023, a bordo della FREMM CARLO BERGAMINI, la prima sezione Aeromobili a Pilotaggio Remoto della Marina Militare ha effettuato per la prima volta 2 lanci e altrettanti recuperi dell’UAV ad ala fissa da ricognizione SCAN EAGLE di Boeing (in foto). La settimana scorsa, inoltre, sono iniziate le prove tecniche (Harbour Acceptance Test) dell’UAV SCAN EAGLE a bordo della FREMM LUIGI RIZZO.

Infine, ricordiamo che, nel marzo 2024, le Commissioni parlamentari competenti hanno approvato il programma denominato “Potenziamento delle capacità ISR delle unità navali” che consentirà alla MM di acquisire fino a 14 UAV (di cui 5 ad ala fissa e 9 ad ala rotante) da impiegare sulle proprie unità di prima linea e di scorta (FREMM, PPA e pattugliatori). Il programma ha un fabbisogno complessivo stimato in 191,7 milioni di euro, di cui risultano al momento finanziati 48,59 milioni (21,5 iniziali ai quali si aggiungono 27 milioni secondo il DPP 2024-2026).

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