RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’US Navy ricarica VLS in mare aperto per la prima volta 21/10/2024 | Gabriele Molinelli

L’incrociatore USS CHOSIN (CG-65), classe TICONDEROGA, e la rifornitrice WASHINGTON CHAMBERS (T-AKE 11), classe T-AKE (LEWIS AND CLARK), hanno fatto la storia venerdì scorso conducendo un’operazione senza precedenti: il riarmo in mare aperto di una cella verticale VLS Mk-41 con il sistema Transferrable Rearming Mechanism (TRAM), finora testato solamente a terra.

Il canister, strumentato per misurare le vibrazioni e assicurare che un missile all’interno sarebbe sopravvissuto all’operazione, è stato trasferito dalla WASHINGTON CHAMBERS impiegando un normale rig per rifornimento in mare, connesso però non alla consueta stazione ricevente a centro nave sull’incrociatore, ma bensì a un’alberatura apposita eretta a proravia del silo VLS di prua del CHOSIN.

Il trasferimento del lungo canister (poco meno di 7 m per i canister in dimensione “strike”, i più grandi) da nave a nave è infatti uno dei principali problemi per il rifornimento dei VLS in mare. Sostanzialmente è impossibile, almeno sulle navi già esistenti, movimentare il canister dalla stazione di ricezione RAS/UNREP (RAS, alla britannica, Replenishment At Sea – UNREP, il termine favorito dall’US Navy, Underway Replenishment) verso i silo a prua e poppa.

Il posizionamento delle 2 navi è quindi diverso, e serve un albero abbattibile specifico in prossimità dei silos, come evidente in foto.

L’altro grande problema è elevare verticalmente il canister e infilarlo con precisione nella cella senza che questo possa dondolare con il vento e il movimento della nave. Questo, che sembra a primo acchito il problema più grande (e che sostanzialmente sancì la scomparsa delle “gruette” pieghevoli un tempo parte del sistema Mk-41), era stato in realtà risolto in buona misura molti anni fa. Il sistema TRAM ora tornato “di moda” sostanzialmente è lo stesso che fu disegnato e costruito già nel lontano 1995 presso il Port Hueneme UNREP Test Site.

Il TRAM prevede l’installazione di binari a cavallo dei silos dei missili; binari su cui si muove un vagoncino con una gru particolare dotata di 2 agganci che avvolgono il VLS per tenerlo ben fermo. Il vagoncino stesso viene trasferito da nave a nave come parte dell’operazione.

Già nel 1995 si teorizzava una capacità di rifornimento al ritmo di 15 celle l’ora con mare Forza 5. Un ritmo che, se sarà mai confermato, sarebbe eccezionale, visto che, con le procedure portuali da tempo di pace, può volerci anche mezz’ora, a volte, per caricare una singola cella.

L’evoluzione di venerdì è avvenuta con mare Forza 4. Durante l’estate, personale di entrambe le navi si era preparato a questo evento con simulazioni a terra, per l’appunto a Port Hueneme.

Il TRAM dovrebbe diventare operativo attorno al 2026 – 2027: questo primo evento in mare aperto è un passaggio fondamentale verso tale traguardo.

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