Il Governo indiano ha finalmente approvato l’avvio del programma per l’acquisizione di un primo paio di sottomarini d’attacco a propulsione nucleare (SSN) di design e costruzione nazionale, primi di un piano già da tempo esistente per una flotta di 6.

Il Governo ha stanziato un budget di 40.000 crore (il crore è un’unità di misura indiana che corrisponde a 10 milioni) di Rupie, che corrisponde a circa 4,8 miliardi di dollari.

La costruzione dei battelli avverrà nel cantiere di Visakhapatnam, che ha già assemblato i sottomarini lanciamissili (SSBN) che hanno completato la triade nucleare indiana.

Il 29 agosto scorso l’India ha per l’appunto celebrato l’ingresso in servizio del suo secondo SSBN, battezzato INS ARIGHAAT – parola in sanscrito che significa “distruttore di nemici” – in una cerimonia come di consueto chiusa alla stampa. Le poche foto rilasciate non includono alcuna immagine del nuovo sottomarino (classificato S3). Il nuovo battello si aggiunge all’ARIHANT, varato nel 2009 e consegnato nell’agosto del 2016 (anche noto come S2, Strategic Strike), che è stato il primo sottomarino a propulsione nucleare sviluppato e costruito dall’industria nazionale, grazie ad un lungo programma che ha le sue radici negli anni 80’. Si tratta di un SSBN di dimensioni molto ridotte, da circa 6.000 t di dislocamento e 111 m di lunghezza, con 4 tubi di lancio verticali per altrettanti missili a medio raggio K-4, o 12 missili K-15 da 750 km di gittata (3 per ciascun tubo).

C’è discordanza fra le fonti indiane sulle specifiche esatte del nuovo battello. Secondo alcune dovrebbe essere considerevolmente più lungo del precedente e avere 8 tubi di lancio. Secondo altre fonti sarebbe sostanzialmente uguale all’ARIHANT, con la crescita dimensionale che si materializzerà invece con il prossimo battello: nei piani indiani è infatti prevista la costruzione di altri 2 SSBN della stessa classe, per ora noti come S4 ed S4*, probabilmente denotando con la stella l’intento di inglobare ulteriori evoluzioni.

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