RIVISTA ITALIANA DIFESA
I Russi si abbattono da soli l’UCAV S-70 in territorio ucraino 11/10/2024 | Gabriele Molinelli

Una scena inaspettata si è sviluppata sotto gli occhi – e le telecamere – di soldati e cittadini ucraini nella mattinata del 5 ottobre, quando un caccia russo, sembrerebbe un Su-57 FELON a giudicare dalla forma, ha inseguito e poi abbattuto con un missile a corto raggio un UCAV tutt’ala, anch’esso russo, uno dei pochi S-70 OKHOTNIK-B. Dai numeri di serie sui rottami, parrebbe trattarsi, nello specifico, del 4° S-70 prodotto.

Buona parte del rottame e, soprattutto, circa metà dell’impianto alare e parte del motore (dovrebbe trattarsi di un motore turbofan Saturn AL-41F1), è caduto al suolo nell’Oblast di Donetsk senza distruggersi, ed è finito nelle mani delle truppe ucraine. Dalle abbondanti immagini rilasciate emerge che l’S-70 è un velivolo stealth “casereccio”, dalla stealthness effettiva molto questionabile. La struttura in alluminio rivettato dell’ala, infatti, ben poco si presta ad una reale “invisibilità” ai radar.

Va detto che un esemplare molto meglio rifinito e con una presa d’aria ridisegnata era emerso dalla fabbrica nel 2021, per cui c’è incertezza su quale sia ad oggi il miglior standard a cui l’UCAV può realisticamente venire prodotto.

Secondo le prime analisi del “relitto”, da quanto dichiarato dagli Ucraini, il sistema di guida sarebbe a sua volta parecchio rudimentale, con un collegamento radio diretto necessario fra il velivolo pilotato controllore e/o un team di controllo a terra e il drone. Un link radio che sarebbe parecchio suscettibile a disturbi e jamming.

Fra i rottami sarebbero stati identificati anche i resti di una bomba planante UMPB D-30SN, per cui il drone sarebbe stato pronto ad una missione d’attacco.

L'articolo completo, con tutti i dettagli sull'S-70 OKHOTNIK e sull'abbattimento, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 34/24.

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