Lo scorso 3 ottobre, il Direttore Esecutivo dell’Agenzia Europea per la Difesa (EDA), Jirí Sedivý, e il Vicepresidente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), Robert de Groot, hanno siglato, presso la sede dell’EDA a Bruxelles, un accordo volto a rafforzare le capacità dell’Unione Europea nel settore della Difesa. L’obiettivo della partnership, in particolare, è quello di unire le risorse e le competenze delle 2 istituzioni al fine di individuare, sostenere e finanziare progetti nel campo della Difesa all’interno dell’UE.
La crescente necessità di rafforzare le capacità di difesa dell’Unione Europea, nonché della sua base industriale – necessità sempre più pressante, soprattutto alla luce della Guerra in Ucraina – ha portato a una maggiore richiesta di finanziamenti rivolti alla BEI per prodotti e tecnologie sia per uso militare, che civile (dual-use). In base all'accordo firmato il 3 ottobre, l'EDA fornirà consulenza in ambito industriale e di Difesa alla BEI, mentre quest'ultima contribuirà, con la propria esperienza nei mercati finanziari, a sostenere gli obiettivi dell'EDA. In questo modo, l'EDA e la BEI – insieme al Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), un fondo della BEI la cui missione principale è aiutare le PMI ad accedere ai finanziamenti – saranno in grado di valutare la domanda di mercato, nonché le capacità industriali dei vari Stati Membri, al fine di meglio identificare i diversi progetti da finanziare.
L'accordo consentirà, nello specifico, alle parti coinvolte di finanziare progetti sviluppati congiuntamente dagli Stati Membri e dall'Industria nei settori dello sviluppo di capacità, soluzioni e tecnologie, nonché della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione (R&D) e delle infrastrutture. Inoltre, la partnership rafforzerà il Meccanismo di Finanziamento Cooperativo (CFM), uno strumento già esistente destinato a sostenere i progetti attraverso appalti e finanziamenti. Questa collaborazione potenzierà ulteriormente l’ecosistema della difesa in Europa, supportando l’innovazione e la crescita del settore industriale in un contesto di maggiore cooperazione tra gli Stati Membri e le istituzioni finanziarie.
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