RIVISTA ITALIANA DIFESA
Un nuovo missile imbarcato per l'US Navy 03/07/2024 | Michele Cosentino

L’US Navy sta portando avanti un programma per un Compact Agile Interceptor, CAI, destinato alla difesa contro ordigni ipersonici e riguardante un missile superficie-aria imbarcato impiegabile dal lanciatore Mk.41. L’esigenza nasce dalla preoccupazione relativa alla quantità complessiva di missili superficie-aria attualmente in inventario e al numero complessivo dei lanciatori Mk.41 potenzialmente disponibili in caso di operazioni militari improvvise, non pianificate. Da qui il requisito di testare e possibilmente schierare in tempi contenuti un nuovo missile superficie-aria, il CAI appunto, concepito per massimizzare la capacità e la flessibilità dei lanciatori Mk.41, un’iniziativa associata all’incremento della produzione dei missili Standard SM-6 e RIM-162 ESSM Block II, necessario proprio per soddisfare le esigenze di inventario.

In linea di principio, il programma CAI ha come doppio obiettivo l’immagazzinamento di una coppia di missili all’interno di una cella Mk.41 e lo sviluppo di un’arma capace di ingaggiare e intercettare sciami di ordigni ipersonici: la disponibilità di un siffatto ordigno amplierebbe inoltre la gamma dei missili imbarcati sulle unità navali statunitensi in grado di contrastare minacce ipersoniche, affiancandosi allo STANDARD SM-6 DUAL I/II (avente un diametro di 34 cm) e al più grosso SM-6 BLOCK IB (53 cm).

Un ulteriore vantaggio derivante dall’adozione del CAI riguarda l’ampliamento della panoplia di missili lanciabili dal sistema Mk.41 grazie all’integrazione con l’AEGIS in dotazione alle principali unità combattenti dell’US Navy, panoplia che già adesso comprende missili per la difesa integrata contraerei/antimissili (anche balistici e da crociera), il contrasto antinave e la proiezione di potenza mediante strike contro obiettivi terrestri. 

L'analisi completa, con tutti i dettagli, sarà pubblicata su Risk&Strategy WEEKLY 25/24, in uscità questo venerdì.

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