RIVISTA ITALIANA DIFESA
L’attacco di stamani a Kiev 25/03/2024 | Igor Markic

Un inusuale bombardamento si è appena verificato sulla capitale ucraina. Alle 10:30 di questa mattina, difatti, appena circa 30 secondi dopo l’attivazione dell’allarme aereo, si sono udite 2 forti esplosioni. Danni di varia natura sono stati riportati in diversi quartieri, e cioè in quelli di Pecherskyi, Solomianskyi e Dniprovskyi. Ciò fa ipotizzare che, l’evento, descritto inizialmente come relativo a 2 impatti, potrebbe essere in realtà riferibile ad altrettante intercettazioni, i cui rottami di ricaduta sarebbero all’origine della piuttosto ampia dispersione dei detti danni. Le ancora poche immagini che si stanno diffondendo sui social, del resto, non stanno per ora mostrando veri e propri crateri, anche se i danni a una palazzina appaiono molto rilevanti. Non è da escludersi, in tal senso, che un grosso pezzo di un ordigno intercettato l'abbia colpita.

Si parla anche di un attacco accessorio ai danni dell’aeroporto di Zhuliany, tuttavia non confermato. Sulla base di tweet rilasciati dall’ambasciata americana a Kiev, si stanno diffondendo voci circa l’impiego di missili ipersonici 3M22 TSIRKON, di cui si stima una bassa disponibilità, probabilmente contingentata in caso di conflitto con Paesi NATO.

Il cortissimo lasso di tempo fra l’allarme aereo e il verificarsi dell’evento, dunque, suggerirebbe dunque una minaccia ipersonica, ma non è da escludere l’ipotesi di ordinari missili da crociera o anche balistici ISKANDER o aero-balistici KINZHAL (tutti intercettabili, sulla base di molti documentati episodi passati), avvistati, però, con un certo ritardo. Come mai? La risposta è probabilmente dovuta al fatto che la difesa aerea ucraina comincia non soltanto ad essere a corto di batterie missilistiche contraeree e relativo munizionamento, quanto anche di radar. A noi risulta che, dall’inizio del conflitto, circa 90 sistemi sia di tracking che di avvistamento siano andati perduti, con altri 20 (circa) danneggiati. Un certo numero di tali perdite si è per l’appunto verificato nelle settimane più recenti in aree quasi in aderenza alla linea del fronte, in concomitanza con altre perdite (di cui abbiamo già parlato in passato) in termini di batterie PATRIOT e NASAMS.

Certo, per confermare o smentire la nostra ipotesi bisognerà attendere l’analisi dei rottami. Nel caso fosse confermata la cattiva notizia dell’utilizzo di missili ipersonici, si avrebbe il paradosso della buona notizia che… è possibile intercettarli!


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