RIVISTA ITALIANA DIFESA
Smart-Shooter: Fire Control System per armi leggere 22/09/2023 | Massimo Annati

Nel campo degli armamenti Israele ha realizzato numerose innovazioni tecnologiche che hanno influito notevolmente nel modo in cui vengono condotte le operazioni. Il Sistema SMASH di Smart-Shooter è uno di queste. Pur assomigliando a prima vista ad un’ottica per fucili, in realtà si tratta di un vero e proprio Fire Control System che trasforma un normale soldato con un normale fucile d’assalto in un tiratore scelto.

Il sistema, grazie a tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale, il Machine Learning e l’image processing, calcola la distanza, l’eventuale velocità di spostamento del bersaglio, assicura il tracking continuo dell’obiettivo designato anche se in mezzo alla folla o temporaneamente coperto da alberi o ostacoli, consente ingaggi sia diurni che notturni e, infine, in alcuni casi può ricevere input da sensori esterni, facilitando l’individuazione del bersaglio.

Durante le prove negli Stati Uniti, normali soldati senza specifico addestramento sono stati in grado all’80% di piazzare il primo colpo a segno contro un bersaglio in movimento alla distanza di 1.000 m, mentre con la normale ottica, associata al “red-point” laser, i successi erano compresi tra lo 0 e il 20%.

Esistono diversi modelli di Smart-Shooter, adottati dalle Forze di Difesa Israeliane e da altri utilizzatori, tra cui gli Stati Uniti, l’Olanda, Gran Bretagna, le SOF della Marina Indiana, e altri non identificati apertamente.

Dopo i vari modelli della famiglia SMASH-2000 e SHMASH-AD, la soluzione più recente è lo SMASH-3000, che oltre a poter ingaggiare i normali bersagli, è anche in grado di identificare un piccolo drone e di tracciarlo automaticamente. Qualora connesso a sensori esterno via WiFi, può eventualmente ricevere le indicazioni della direzione dove si trova il drone, e ne consente l’abbattimento alla distanza di 200 m. Se viene selezionata la modalità automatica, il sistema spara autonomamente non appena lo SMASH indica che il bersaglio verrà colpito.

Lo SMASH-X4, invece, consente ingaggi a maggior distanza grazie all’ottica con ingrandimento.

Altro sistema interessante dell’azienda è lo SMASH-HOPPER (in foto), che trasforma un normale fucile d’assalto in una Remote Weapon Station leggera, che può anche essere installata su veicoli o su postazioni campali (treppiede) a controllo remoto. La versione su veicolo è anche stabilizzata e può quindi sparare con precisione in movimento. Tale sistema, o comunque un sistema molto simile, è probabilmente stato impiegato per eliminare nel 2020 lo scienziato iraniano Fakhrizadeh, coinvolto nel programma nucleare nazionale.

Esiste pure una versione installabile su UAV di piccole dimensioni, denominata SMASH DRAGON, che consiste in un FCS, un fucile d’assalto (calibro 5,56 mm o 7,62, ma anche lanciagranate da 40 mm) e un gimbal (che permette di muovere l’arma a 360° con elevazioni comprese tra +15° e – 65°).

La possibilità di ricevere e trasmettere informazioni e l’impiego della realtà aumentata consentono di migliorare notevolmente la situational awareness dei soldati e permettono di distribuire a tutta l’unità (squadra, plotone) la medesima operational picture, come se si trattasse di una micro-rete tattica, riducendo grandemente il rischio di danni collaterali e di fuoco amico.

La capacità di ingaggiare con precisione i piccoli droni, o gli avversari in scenari urbani o asimmetrici, di giorno come di notte, rappresenta un fattore estremamente importante negli attuali teatri d’operazione: per tale motivo, i vari sistemi di Smart Shooter, in particolare lo SMASH-HOPPER, hanno suscitato notevole interesse nelle Forze Armate ucraine.

Ma Smart-Shooter non è l'unica azienda a proporre sistemi di questo tipo. Altre soluzioni simili, per esempio, sono presenti nel portafogli della belga FN Herstal, che propone invece 3 tipi di Fire Control System con alcune somiglianze concettuali con gli SMASH. FN-Elity può essere associato a fucili di precisione PGM da 12,7 mm e FN SCAR-H PR da 7,62 mm, ed è stato recentemente adottato dall’Esercito Francese. La FN FCU-Mk3 è invece destinata ai lanciagranate da 40 mm associati ai fucili d’assalto ed è stata adottata dall’Esercito Tedesco e dalle Forze Speciali di un non meglio specificato Paese europeo. La FCU-Mk3 tiene conto di fattori quali distanza, altezza del bersaglio, condizioni aerologiche, tipo di munizione, e indica automaticamente il punto di mira per poter colpire il bersaglio designato. Infine, FN VictoR, il quale applicato alle armi non-letali (fucili FN-303 Tactical e pistole FN Smart-Protector),e, oltre ad agevolare la punteria dell’arma, consente il riconoscimento automatico delle aree proibite del soggetto (testa e collo) impedendo di sparare se la traiettoria calcolata puntasse su queste.

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(Foto: Tommaso Massa)


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