RIVISTA ITALIANA DIFESA
Novità sulle future ASEV giapponesi 23/08/2023 | Michele Cosentino

All’inizio di quest’anno, RID ha reso nota l’intenzione del Governo e della Marina giapponesi di realizzare una classe di unità genericamente denominate ASEV (AEGIS System-Equipped Vessel), destinate a rafforzare le capacità nazionali di difesa soprattutto contro ordigni missilistici di varia natura.

La divulgazione, nell’ultima settimana di luglio, dell’edizione 2023 del Libro Bianco della Difesa giapponese ha confermato questa decisione, facendo altresì circolare un rendering delle nuove unità, non di elevata qualità, differente da quello diffuso a gennaio 2023 e che ritrae la nave in azione in mezzo al mare in tempesta. La decisione di realizzare 2 esemplari di ASEV s’incardina nel concetto di deciso rafforzamento delle capacità difensive nipponiche citate nel Libro Bianco 2023 da attuare nei prossimi 5 anni, ponendo l’enfasi su 7 “pilastri” funzionali e capacitivi: uno di essi è la capacità integrata di difesa stand-off contro minacce aeree e missilistiche.

Molto allegorico, questo recente rendering dell’ASEV mostra un’unità alle prese con l’intercettazione di un missile da crociera in volo radente sulla superficie del mare, di una coppia di testate ipersoniche (o anche di missili balistici) e di uno sciame di UAV: allo stesso tempo, il rendering mostra una configurazione dell’unità differente da quella precedente, più rassomigliante alle unità della Marina Giapponese più moderne ed equipaggiate con il sistema AEGIS, in particolare con i cacciatorpediniere lanciamissili classe MAYA, dotate fra l’altro di un cannone prodiero Mk-45 Mod.4 da 127/62 mm, che sarà dunque verosimilmente presente anche sulle ASEV. La zona superiore della sovrastruttura prodiera è simile a quella dei cacciatorpediniere lanciamissili australiani classe HOBART, una similitudine che fa propendere per una possibile interazione fra il personale delle 2 Marine e che è peraltro dettata dalla disponibilità di spazi e volumi sull’ASEV necessari all’installazione del radar AN/SPY-7 di Lockheed Martin, a suo tempo destinato al sistema terrestre AEGIS Ashore e da associare alla configurazione J7.B/Baseline 9 del sistema di gestione operativa AEGIS. Da ricordare che i tipi MAYA sono equipaggiati con il radar AN/SPY-1D(V), associato all’AEGIS Baseline J7, che possiede capacità di contrasto ai missili balistici. A parte la configurazione del principale sensore elettronico, l’elemento di maggior spicco dell’ASEV è la presenza di ben 128 sistemi Mk41 per il lancio verticale di missili superficie-aria, in particolare 64 a prora (8 complessi ottupli collocati fra il cannone da 127 mm e la tuga più bassa della sovrastruttura prodiera) e altrettanti a poppa, su una tuga posta sul cielo dell’hangar e suddivisi in 2 gruppi, ma di cui al momento non si comprende bene la suddivisione: c’è comunque da osservare che quest’architettura deriva da un rendering di massima di un progetto perciò non definitivo, a cui la Marina e la Difesa giapponese stanno lavorando con l’obiettivo di inserire le richieste di ulteriori finanziamenti per le unità a partire dall’esercizio finanziario 2024, che si aggiungono a quelli richiesti per l’anno in corso e discussi più avanti. Ferma restando la dotazione di 128 celle, essa rimane tuttavia più consistente di quella dei tipi MAYA (96 celle) e porterà sicuramente a una piattaforma di dimensioni maggiori rispetti a questi ultimi.

Ma c’è da dire che nell’estate del 2022, quando cominciavano a circolare voci sul programma ASEV e sulle loro possibili dimensioni, esse furono criticate attribuendogli l’appellativo di “YAMATO di Reiwa”, un chiaro riferimento alle grandi corazzate della Marina Imperiale Nipponica e all’era Reiwa, ossia quella iniziata il 1° maggio 2019 con l’ascesa al trono dell’attuale Imperatore Naruhito. Quando furono avanzate le prime richieste di finanziamento per il programma ASEV, ossia nel 2023, il Ministero della Difesa affermò che esse avrebbero state lunghe circa 210 m e larghe 40 m, con un dislocamento leggero di 20.000 t. A titolo di paragone, le portaeromobili classe IZUMO, attualmente le più grandi unità della Marina Giapponese, sono lunghe 248 m e hanno un dislocamento a pieno carico di 28.500 t: sempre a titolo di paragone, i tipi MAYA hanno un dislocamento leggero di 8.200 t e sono lunghi 170 m. Questi complesso di elementi e altri fattori legati alla presunta scarsa manovrabilità delle ASEV e ai loro costi elevati hanno sollevato altre critiche, a cui il Ministero della Difesa ha risposto dicendo che il progetto delle ASEV è ancora in corso di elaborazione e non ha escluso un ridimensionamento della piattaforma: una soluzione ipotetica potrebbe essere dunque un’ASEV più lunga e leggermente più larga della MAYA, con un dislocamento intorno alle 15.000 t. Dal punto di vista finanziario, il bilancio militare del 2023 ha programmato l’assegnazione di 1,58 miliardi di dollari per la costruzione di 2 ASEV armate con missili SM-3 Block IIA e SM-6; ad aprile 2023, il Governo nipponico ha stipulato 2 contratti, uno con Mitsubishi Heavy Industries (MHI, pari a 1,7 miliardi di yen, ossia circa 1,87 miliardi di dollari) e l’altro con Japan Marine United (JMU, da 0,7 miliardi di yen, pari a circa 770 milioni di dollari); a questi vanno aggiunti quelli per l’approvvigionamento dei predetti missili.

Queste cifre possono significare che MHI agisce come contraente principale che sta lavorando alla finalizzazione del progetto e alla realizzazione del primo esemplare di ASEV, mentre JMU opera come “sussidiaria” di MHI e costruisce il secondo ASEV usando le informazioni e l’expertise fornito da quest’ultimo. Infine, il Ministro della Difesa di Tokyo ha pianificato di far entrare in servizio il primo ASEV a marzo 2028, con il secondo esemplare che seguirà un anno dopo. Tenendo conto di tutti gli aspetti tecnici, operativi e finanziari, sarà dunque interessante seguire gli sviluppi del programma ASEV, nonché l’evoluzione complessiva della Marina Nipponica dopo il ritorno in linea di KAGA e IZUMO trasformati in portaeromobili in grado di fare operare anche gli F-35B.


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