RIVISTA ITALIANA DIFESA
Gli EAU congelano la maxi commessa americana 23/12/2021 | Fabio Di Felice

L’Ambasciata degli Emirati Arabi Uniti a Washington DC ha comunicato ufficialmente al Governo americano che i famosi accordi relativi a 23 miliardi di dollari di forniture militari, F-35 incluso, sono da considerarsi sospesi a tempo indeterminato. Continuano invece, senza problemi, gli incontri bilaterali tra i vertici militari per rinnovare la collaborazione militare tra i 2 Paesi. Gli stessi rappresentanti dell’Ambasciata hanno inoltre aggiunto alla stampa internazionale che, nonostante gli Stati Uniti siano i fornitori privilegiati per quanto riguarda equipaggiamenti e sistemi militari avanzati, il Governo del Paese arabo ha deciso di prendersi più tempo per rivedere i requisiti tecnici, le restrizioni operative nazionali e le analisi costi-benefici dei precedenti accordi. Questi ultimi furono annunciati, con tutti gli onori del caso, da parte dell’Amministrazione Trump, non solo per l’incredibile iniezione di denaro nel comparto dell’industria della difesa americana, ma come conseguenza dei famosi “Abraham Accords”, con cui gli UAE, insieme a Bahrain, Marocco e Sudan, si impegnavano a normalizzare le relazioni internazionali con Israele. Gli accordi precedentemente annunciati, del valore di 23,37 miliardi di dollari americani, includevano 50 F-35A LIGHTING II, 18 UAV MQ-9B e un robusto pacchetto di munizioni e missili aria-aria e aria-suolo. L’Amministrazione Biden ha confermato la commessa, ma buona parte del Congresso vi si oppone, in considerazione della sensibilità delle tecnologie dell’F-35 e di una vicinanza giudicata eccessiva degli EAU alla Cina, tanto da metterne in discussione l’effettiva approvazione. È curioso, inoltre, il fatto che la comunicazione degli UAE arrivi qualche giorno dopo la firma dell’accordo con la Francia per l’acquisto di 80 caccia RAFALE.


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