Lo scorso 10 settembre, sono iniziati i lavori del 20° vertice mondiale sul contrasto del fenomeno terroristico (20th Annual World Summit on Counter-terrorism), evento organizzato dell'International Institute for Counter-Terrorism (ICT) presso l’Interdisciplinary Center (IDC) di Herzliya, Israele.
Quattro le giornate di lavoro, nel corso delle quali gli esperti di alto profilo in diverse discipline provenienti da 60 diversi paesi, avranno l’opportunità di stabilire ulteriori relazioni professionali, usando la Reichman University quale «piattaforma» per il consolidamento della cooperazione internazionale. Al vertice parteciperanno infatti decisori politici, militari, responsabili dei servizi di intelligence e di polizia, oltreché accademici, che - anche attraverso il patrimonio di conoscenze accumulato negli anni in Israele, elaborate e applicate a livello pratico e accademico -, si concentreranno sulle diverse minacce terroristiche e sulla loro evoluzione.
Dell’Annual World Summit on Counter-terrorism quest’anno ricorre il ventesimo anniversario, che coincide anche con i 25 anni dall'istituzione dell'ICT. Alla vigilia dei suoi 64 anni di esistenza, lo Stato ebraico è ormai divenuto un punto di riferimento a livello globale, come paese impegnato da decenni ad affronare la sfida posta dal terrorismo nelle sue diverse forme. Non è dunque casuale che Israele sia oggi all’avanguardia nello sviluppo di nuove dottrine, di modus operandi e tecnologie per il contrasto del fenomeno. Argomenti, tutti, inseriti nel programma del vertice, sia nel quadro delle relazioni che delle sessioni plenarie.
A causa del perseverare della pandemia di coronavirus l’evento si svolgerà nel rispetto della normativa vigente in Israele in materia di emergenza sanitaria, dunque verrà applicato il collaudato schema degli interventi in presenza e da remoto.
Presso l'IDC Herzliya Campus, la prima giornata della summit mondiale si è aperta con un discorso programmatico pronunciato dal Ministro della Difesa israeliano Benny Gantz, seguito quindi da quelli dei Ministri e dei responsabili dei servizi di sicurezza israeliani, dai dirigenti di organizzazioni internazionali e regionali, dai responsabili della sicurezza e dell'intelligence di altri Paesi e da esperti e opinion leader. Alle sessioni plenarie speciali hanno partecipato gli ex direttori dell'intelligence militare dell'IDF (Israel Defence Forces) assieme ad altri esperti in vari campi collegati, che hanno esaminato il contributo di Israele alla sicurezza globale e all'antiterrorismo, il futuro del Jihad globale e del fenomeno terroristico in generale attraverso una prospettiva transatlantica. La giornata si è conclisa con un discorso programmatico tenuto dal Primo Ministro supplente e Ministro degli Affari Esteri Yair Lapid.
La seconda giornata del vertice mondiale si è aperta col discorso del Ministro dell’Interno Omer Bar-Lev; in seguito la giornata di lavoro si è articolata su una serie di interventi dei responsabili di varie agenzie di sicurezza, esponenti di industrie tecnologiche, opinion leader internazionali e responsabili della sicurezza e dell'intelligence israeliani. Inoltre hanno avuto luogo alcune sessioni plenarie speciali, tra le quali una che ha visto la partecipazione degli ex direttori dell'Israel Securities Authority (ISA), un'altra con i direttori del Mossad, una incentrata sul fenomeno terroristico e le tecnologie idonee al suo contrasto e, infine, una sulla politica antiterrorismo negli Usa sotto l'amministrazione Biden.
La giornata è stata chiusa dal “Cyber National Directors Dialogue”, reso possibile dalla collaborazione dell’Israel National Cyber Directorate.
L'ultimo giornata del 20th Annual World Summit on Counter-terrorism si è aperto con un discorso programmatico tenuto dal Ministro della Giustizia israeliano Gideon Saar, seguito da ulteriori keynote e da 2 sessioni speciali, la prima delle quali con la partecipazione degli ex Capi di Stato Maggiore delle IDF, mentre nella seconda sono stati affrontati i temi dell'estremismo di destra, dell'antisemitismo e del terrorismo.