RIVISTA ITALIANA DIFESA
Nel DPP 7 progetti “Flagship” 05/08/2021 | Eugenio Po

E’ stato approvato il Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2021-2023, un documento che illustra le previsioni di spesa per il triennio di riferimento e il piano di sviluppo complessivo dello Strumento militare. Molte le novità contenute in tale documento. Tra le più significative si segnalano 7 programmi denominati “Flagship” ed elencati per primi nella lunga lista di progetti del DPP. Molti di essi sono grandi progetti spesso inseriti nell’ambito di iniziative di cooperazione internazionale (anche se, a onor del vero, gli stanziamenti sono comunque piuttosto risicati, almeno in questo primo tirennio). Il primo è (ovviamente) quello per il velivolo di 6a Generazione TEMPEST (si veda la notizia dedicata). Vi sono poi l’acquisizione di capacità per la condivisione dati basata sul concetto di Cloud della Difesa (4,7 milioni nel 2021, 5 nel 2022 e 1 nel 2023 e 9 nel 2024/26) e lo sviluppo e l’acquisizione del Veicolo Blindato Anfibio (VBA) su base 8x8 Iveco DV SUPERAV/ACV adottato dall’USMC (1 milione stanziato nel 2021, 1 nel 2022 e 3 nel 2023, mentre 22 nel 2024/26). Due progetti riguardano i missili superficie-aria della famiglia ASTER di MBDA. Il primo è relativo all’ammodernamento, rinnovamento e potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica: si tratta dei SAMP/T dell’EI (nelle foto) da portare allo standard SAMP/T NG (6 batterie, anche la 6a, attualmente in configurazione ridotta per scopi addestrativi, verrà completata) e dell’acquisizione di 5 batterie di SAMP/T NG per l’Aeronautica Militare (come anticipato ad aprile). Il secondo riguarda invece l’acquisizione di radar per aggiornare i sistemi FSAF/PAAMS della MM e SAMP/T dell’EI (il SAMP/T NG dell’EI sopracitato). Nel 2021 alla capacità nazionale di difesa aerea e missilistica (SAMP/T NG dell’EI e dell’AM) vanno 57,97 milioni, 109 nel 2022 e 140 nel 2023 (e 380,8 nel 2024/26). Per i radar dei sistemi FSAF/PAAMS della MM e SAMP/T dell’EI, invece, sono previsti 34,32 milioni nel 2021, 70 nel 2022 e nel 2023 (e 76,05 nel 2024/26). Per quanto riguarda questo secondo programma, sui radar dell’EI e della MM ci sono alcuni punti oscuri. Nel caso dell’EI il sensore in questione è il Leonardo KRONOS GRAND MOBILE HIGH POWER (la più recente evoluzione del sensore multifunzionale AESA in banda C a faccia singola rotante di Leonardo) destinato ai SAMP/T NG (dotati di missili ASTER B1NT). Meno chiara è invece la situazione della MM, poiché la scheda del DPP resta piuttosto ambigua. Si parla di radar per FSAF/PAAMS, quindi dovrebbe trattarsi dei sensori destinati ai 2 caccia ORIZZONTE (uniche unità della MM dotate del sistema PAAMS): viste le cifre complessive in gioco (502,14 milioni per la MM e 200 milioni perl’EI) potrebbe trattarsi della sostituzione sia dei 2 EMPAR con la nuova versione “potenziata” (equivalente navale proprio del KRONOS GRAND MOBILE HIGH POWER dell’EI) sia del rimpiazzo dei 2 Long Range Radar tipo S-1850L con il KRONOS POWERSHIELD (attualmente destinato alla sola LHD TRIESTE). Infine, tornando ai 7 progetti “Flagship”, l’acquisizione di nuovi Cacciatorpediniere DDX della MM (2 milioni nel 2021, 2,5 nel 2022, 2 nel 2023 e 388 nel 2024/26) e la partecipazione dell’Italia a un programma di sviluppo e acquisizione del un nuovo Veicolo Cingolato da Combattimento per la fanteria (programma AICS, vedi la notizia di ieri) completano questa breve disamina. Ulteriori dettagli su RID 10/21.


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