RIVISTA ITALIANA DIFESA
Apre il salone DEFEA ad Atene. Le fregate al centro dell’attenzione 14/07/2021 | Dal nostro inviato Marco Giulio Barone

Ieri, 13 Luglio, è stato inaugurato il salone DEFEA, il primo salone internazionale della Difesa a tenersi in Grecia dopo circa un decennio di assenza dalla scena. L’evento è stato inaugurato dal Ministro della Difesa greco, Nikolaos Panagiotopoulos, alla testa di un nutrito drappello di autorità, tra cui il Viceministro Alkiviades Stefanis e i Capi di Stato Maggiore delle FA. Il salone ha attirato 315 espositori da 22 Paesi e più di 45 delegazioni governative e militari da 35 Paesi. Un inizio decisamente promettente, soprattutto se si considera la situazione sanitaria ancora precaria. Durante i 3 giorni di salone, il Ministro Panagiotopoulos avrà incontri bilaterali con 7 dei suoi omologhi, ovvero il Ministri della Difesa di Italia (Lorenzo Guerini), Cipro (Charalampos Petrides), Slovenia (Matej Tonin), Portogallo (Joao Gomes Cravinho), Bosnia-Erzegovina (Sifet Prodzic), Macedonia del Nord (Radmila Shekerinshka) e Georgia (Juansher Butchulaze). Panagiotopoulos incontrerà anche il Direttore esecutivo dell'European Defence Agency (EDA) Jiri Sedivy. Il tema cardine attorno cui ruota il salone è la modernizzazione della Marina Greca, che prevede di sostituire 4 delle 9 fregate classe ELLI nel giro di qualche anno e ammodernare le più recenti 4 fregate classe MEKO-200HN per mantenerle in linea per almeno altri 10-15 anni. La Marina Greca è considerata una FA di ottimo livello e grande preparazione. Pertanto, vincere il bando per queste prime 4 unità (delle 13 che compongono complessivamente il suo ordine di battaglia) è un’ottima vetrina ma anche un possibile viatico per gli ordini futuri. In attesa delle nuove navi, la Grecia potrebbe inoltre necessitare di un paio di fregate come gap filler. Oltre alla qualità delle navi, il Governo greco intende rilanciare la cantieristica militare greca, ferma da oltre un decennio, ed esige quindi – tra i requisiti – che almeno una parte della produzione avvenga in Grecia, a Skaramangas. La competizione è accanita, e comprende:

• Fincantieri, in competizione con le FREMM, con la versione ASW della Marina Militare Italiana come base, 2 unità classe MAESTRALE ammodernate come gap filler e un pacchetto di “partnership strategica” con il cantiere greco Skaramankas che proseguirebbe oltre la costruzione delle navi per la Marina ed abbraccerebbe anche il civile.

• Damen, che propone la sua fregata multimissione 11515 e l’eventuale cessione di fregate classe KAREL DOORMAN. Molto presente nel Paese e non solo nel settore militare, Damen conta di giocare la carta della continuità.

• Naval Group, che torna alla carica con la sua FTI, contando sul fatto che si tratta di un nuovo design e di un progetto molto ambizioso e avanzato (pur concreto, visto che la prima unità francese è in costruzione), che l’azienda definisce più innovativo degli avversari e che darebbe alla Grecia un rapporto privilegiato con la Francia.

• Babcock, che propone l’ARROWHEAD 140, una grande unità multiruolo che definisce come “realmente custom-tailored” e, come gap filler, 2 TYPE 23 della Royal Navy.

• Gli Stati Uniti, in lizza con le LCS di Lockheed Martin, più la possibilità di offrirne 2 ex-U.S. Navy come gap filler.

A proposito di Stati Uniti, al salone si osserva una presenza molto forte ed un attivismo in parte inatteso. Washington ha approfittato dell’occasione per tornare a farsi sentire nel Mediterraneo ed ha preso una postura che sembra più attiva rispetto al recente passato. Il battage fatto in questi giorni è notevole e gli eventi che celebrano la collaborazione USA-Grecia si succedono. Infine, molto ampia la presenza israeliana. Israele e la Grecia condividono le preoccupazioni legate al surriscaldamento del Mediterraneo Orientale e già da tempo sperimentano un allineamento in funzione anti-turca. Grazie ai buoni rapporti bilaterali, la Grecia è un ottimo cliente per Israele, che è presente in forze con IAI, Elbit, Rafael, Israel Shipyard, Aerobird e molte altre aziende. Particolarmente interessante, ancora una volta, il mercato navale, sia in prospettiva futura per corvette e Fast Attac Craft, sia per le possibilità di vendere alla Guardia Costiera.


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