
Nell’ultima settimana sono tornate a farsi insistenti le voci riguardanti lo sviluppo di un presunto nuovo missile balistico intercontinentale russo. Le notizie sul KEDR, questo sarebbe il nome del vettore, sono inizialmente apparse su alcuni media russi, in particolare la Tass, tra febbraio e marzo scorsi, che ne hanno parlato senza fornire alcun commento o conferma ufficiale proveniente dalla Difesa russa. I suddetti media, citando fonti dell’industria, parlano genericamente di un avvio del programma previsto verso la fine del 2023, con finanziamenti stanziati fino al 2027 per la copertura dei costi di ricerca e sviluppo. Il KEDR dovrebbe essere dotato di una propulsione basata su motori a razzo alimentati con carburante solido e operabile da postazioni mobili e da silos esattamente come gli attuali ICBM RS-24 YARS che, teoricamente, dovrebbe sostituire a cavallo verso la fine degli anni 30. Tuttavia, tenuto conto dell’esistenza di un vecchio programma di ricerca denominato KEDR, risalente al 2005, riguardante lo studio di modifiche aerodinamiche ai veicoli di rientro presenti sugli ICBM russi (R-36M2 e TOPOL), non è da escludere che in realtà il presunto nuovo missile possa essere più semplicemente uno YARS dotato di MIRV multiple dotate di capacità di manovra durante il volo spaziale ed il rientro nell’atmosfera.