La Grande Guerra è unanimemente riconosciuta come guerra terrestre e di trincea, ciò nonostante la Regia Marina si distinse in modo valoroso ed eroico svolgendo un ruolo decisivo sugli esiti della stessa. Con l’impresa di Premuda, condotta all’alba del 10 giugno 1918 dal comandante Rizzo con i MAS 15 e 21, l’Italia definì la propria superiorità in Adriatico nei confronti dell’Austria-Ungheria e di fatto sancì la sconfitta degli Imperi Centrali. L’attività della Regia Marina non fu però limitata alle sole azioni navali.
Oltre al fattivo impiego dell’aviazione marittima (cfr. Cronistoria documentata della guerra marittima italo-austriaca 1915-1918. L’aviazione marittima durante la guerra, USMM), ingente fu il concorso che la Marina prestò nelle operazioni dell’Esercito sui fronti terrestri e in particolar modo sul Piave e nella difesa di Venezia. In tali operazioni vogliamo ricordare la stretta collaborazione fra Marina ed Esercito sul Lago di Garda. All’inizio del conflitto esisteva un Comando Flottiglia del Garda con il compito di dirigere il servizio di crociera e di perlustrazione.
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