Il 18 settembre, l’Ammiraglio Lisa Franchetti, 33° Chief of Naval Operations dell’US Navy, ha reso nota l’edizione 2024 del Navigation Plan (2024 NAVPLAN), un documento di policy normalmente revisionato e aggiornato al cambio del vertice della Forza Armata.
Questa edizione si apre con l’enunciazione di 2 obbiettivi strategici: l’approntamento dell’US Navy per un possibile conflitto con la Repubblica Popolare Cinese nel 2027, e il potenziamento e il mantenimento nel lungo termine del vantaggio di cui gode la stessa Navy nei confronti degli avversari. Il percorso per il conseguimento di questi obiettivi si svilupperà mediante l’attuazione di 2 macroiniziative strettamente correlate, ossia il cosiddetto Project 33 e l’espansione del contributo dell’US Navy all’efficacia dello strumento bellico statunitense.
Il 2024 NAVPLAN si sviluppa partendo dall’analisi delle motivazioni che ne hanno definito l’aggiornamento, sottolineando l’esigenza di affrontare e superare le sfide e le difficoltà poste all’US Navy in tema di nuove costruzioni navali e aeronautiche, reclutamento, produzione industriale, sviluppo tecnologico/infrastrutturale e mantenimento in efficienza dello strumento bellico aeronavale statunitense: sfide e difficoltà aventi come sfondo uno scenario di sicurezza che obbliga a mantenere, e possibilmente incrementare, i vantaggi in essere nei confronti di avversari in costante crescita tecnologica.
Per quanto concerne lo scenario strategico planetario, sintetica e allo stesso tempo esaustiva è l’enunciazione dei progressi fatti dalla Repubblica Popolare Cinese in tutte le sue sfaccettature militari e paramilitari, a cui segue l’attenzione da conferire all’atteggiamento della Russia e agli sviluppi nel teatro mediorientale, ricordando come l’US Navy sia rimasta - e rimane - essenziale nel fornire ai decisori politici di Washington un’ampia gamma di opzioni.
L'articolo completo, con tutti i dettagli, sarà pubblicato su Risk&Strategy WEEKLY 33/24, in uscita venerdì 27 settembre.
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