RIVISTA ITALIANA DIFESA
Centrale di controllo droni sulla portaerei GEORGE H.W. BUSH 29/08/2024 | Michele Cosentino

A metà agosto 2024, l’US Navy ha reso noto di aver attivato la prima centrale per il controllo di velivoli unmanned imbarcati sull’unità: si tratta del primo Unmanned Air Warfare Center, UAWC, inizialmente impiegato per il controllo delle aerocisterne MQ-25 STINGRAY e in seguito utilizzato per altri modelli di velivoli a controllo remoto.

Al momento, l’US Navy individua genericamente questi ultimi come Collaborative Combat Aircraft (CCA) imbarcati sulle portaerei, ma è verosimile che lo step successivo all’aviocisterna STINGRAY possa essere la versione derivata per missioni ISR e ingaggi cinetici.

In ogni caso, l’US Navy ha già pianificato di installate un UAWC su tutte le portaerei delle classi NIMITZ e FORD in servizio e in costruzione: le prossime portaerei ad avere un UAWC saranno la CARL VINSON, la THEODORE ROOSEVELT e la RONALD REAGAN, con interventi a partire dal 1° ottobre 2024, quindi nell’ambito dell’esercizio finanziario 2025. In materia di wing imbarcato, in più occasioni e già da qualche anno fonti ufficiali dell’US Navy hanno affermato che in futuro si prevede che esso sia formato da almeno un 60% di velivoli unmanned.

Secondo le informazioni divulgate dal Naval Air Systems Command, NAVAIR, gli interventi sulla GEORGE H.W. BUSH hanno comportato l’installazione e l’integrazione delle componenti hardware e delle applicazioni software che formano il cosiddetto UnManned carrier aviation Mission Control System (UMCS) MD-5E Ground Control Station (GCS), un costrutto infrastrutturale sviluppato dall’US Navy in collaborazione con Lockheed Martin, che ha contribuito con il proprio Multi Domain Combat System (MDCX). Il team UCMS ha operato congiuntamente con diversi elementi di organizzazione dell’US Navy, compresi alcuni comandi operativi e Arsenali, per integrare l’UAWC nella complessa architettura informatica presente a bordo delle predette portaerei, nonché nella relativa catena logistica.

Da una foto dell’UAWC presente sulla GEORGE H.W. BUSH, divulgata da NAVAIR, si evince che la centrale comprende 2 postazioni per altrettanti operatori, ciascuna delle quali è attrezzata con numerosi schermi, alcuni dispositivi simili a tablet e altre periferiche di computer: dimensionalmente contenuta e quindi probabilmente posizionata in una zona dedicata del CATCC (Carrier Air Traffic Control Center) della BUSH, la centrale appare identica a quelle osservate in altre foto divulgate pubblicamente e impiegate dall’USAF per il controllo degli MQ-1 PREDATOR e MQ-9 REAPER.

Oltre ad aver simulato l’integrazione di una GCS a bordo della portaerei LINCOLN a gennaio 2024, l’US Navy ha iniziato già da qualche anno l’addestramento del personale destinato alle operazioni con gli STINGRAY, secondo un intenso programma comprendente attività a terra e a bordo, anche per recuperare il tempo perduto per il raggiungimento dell’IOC per il velivolo, originariamente prevista per il 2024 ma rinviata al 2026. La pianificazione generale prevede inoltre l’acquisizione di 76 MQ-25 in versione aviocisterne.

In termini pratici, le operazioni con l’UAWC saranno a cura dei cosiddetti AVP (Air Vehicle Pilots) inquadrati nel reparto Unmanned Carrier-Launched Multi-Role Squadron 10 - o più semplicemente VUQ 10 - di base a San Diego. Pertanto, gli AVP opereranno per la prima volta da postazioni MD-5/GCS imbarcate su una portaerei e potranno completare l’addestramento anche interfacciandosi con altri UAV simulati in laboratorio nella Naval Air Station Patuxent River, nel Maryland.

Infine, si possono fare alcune osservazioni. In primis, le dimensioni contenute delle postazioni che formano l’UAWC lo rendono possibilmente idoneo all’installazione anche su unità più “piccole” delle portaerei, per esempio i futuri DDGX dell’US Navy, nonché le portaeromobili d’assalto anfibio classe AMERICA, ampliando così la flessibilità d’impiego degli UAV imbarcati. In secondo luogo, la quasi identicità fra le postazioni dell’UAWC sulla portaerei BUSH con quelle impiegate per i PREDATOR e i REAPER dell’USAF, implicando la possibilità che anche questi ultimi possano essere gestiti in coordinamento fra personale dell’US Navy e dell’Air Force, un’eventualità estendibile anche ai CCA di entrambe le Forze Armate.


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