RIVISTA ITALIANA DIFESA
Leonardo e Rheinmetall: accordo per il nuovo MBT e per l'AICS. Ecco l'italian MBT e il LYNX 03/07/2024 | Eugenio Po

Oggi 3 luglio, Leonardo e Rheinmetall (nella foto i 2 CEO, Roberto Cingolani e Armin Papperger) hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU), volto alla creazione di una nuova Joint Venture paritetica per lo sviluppo di nuova generazione di mezzi terrestri. La nuova Joint Venture, che avrà sede in Italia, sarà il Lead System Integrator, il prime-contractor e il system integrator, in entrambi i grandi programmi terrestri italiani: cioè quello per il nuovo MBT e quello per il nuovo IFV (programma AICS o meglio A2CS). Inoltre, la nuova JV definirà anche la roadmap per la partecipazione nel futuro carro/sistema terrestre europeo, noto come Main Ground Combat System (MGCS).

Il primo obiettivo della JV sarà dunque quello dello sviluppo di 2 veicoli, l’Italian Main Battle Tank (un MBT che non sembra quindi essere esattamente coincidente con il PANTHER di Rheinmetall) e il LYNX, Armoured Infantry Combat System (AICS). Entrambi i mezzi sono destinati all’Esercito italiano ma vengono anche sviluppati con una prospettiva di export internazionale, aspetto, quest’ultimo, tutt’altro che secondario. Grazie a questa JV sarà salvaguardata la Design Authority nelle specifiche aree tecnologiche di riferimento delle 2 aziende.

Nei programmi per il nuovo MBT italiano e in quello dell’A2CS (per il nuovo veicolo da combattimento per la fanteria AICS e i suoi derivati), i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione dei sistemi di armamento saranno sviluppati e prodotti da Leonardo in base ai requisiti dell’Esercito Italiano. Le tecnologie sviluppate costituiranno la base per lo sviluppo del futuro MBT europeo (MGCS) e delle nuove versioni rivolte all’export internazionale. Con il PANTHER, MBT di nuova concezione, e con il nuovo veicolo da combattimento della fanteria LYNX, Rheinmetall dispone di un’adeguata tecnologia di base su cui costruire entrambi i programmi. Le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione dei mezzi, le attività di consegna e il supporto logistico saranno realizzati in Italia con una quota italiana del 60%.

A proposito dell’accordo Armin Papperger, CEO di Rheinmetall AG ha ricordato che: "Leonardo e Rheinmetall stanno unendo le forze per realizzare progetti ambiziosi. Vogliamo stabilire insieme nuovi standard e aprire le porte a una nuova generazione di tecnologie all'avanguardia per veicoli da combattimento, in e per l'Europa. In questo modo ci rivolgiamo al mercato italiano e ad altri Paesi partner che hanno bisogno di modernizzazione nel campo dei sistemi di combattimento".

Sul MoU appena siglato Roberto Cingolani, Amministratore Delegato di Leonardo, ha detto che: “Le sinergie industriali e tecnologiche tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare carri armati e veicoli di fanteria all’avanguardia. Consideriamo questo accordo un contributo fondamentale verso la creazione di uno spazio della difesa europeo”. Ovviamente, comunque, l’attuazione del MoU siglato oggi sarà soggetta alla preventiva approvazione delle Autorità di regolamentazione competenti, tra cui la Commissione Europea e le rispettive Autorità nazionali garanti della concorrenza. Infine, resta però anche da valutare la posizione del CIO, il Consorzio tra IDV e Leonardo, che ha la responsabilità (e la design authority) dei mezzi ruotati e cingolati realizzati in Italia per l'EI, CIO che risulterebbe grandemente "ridimensionato" da tale accordo (a meno di ulteriori novità in tema di M&A...).

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